mercoledì 25 giugno 2008

BACIO VIOLENTO, CAPO DA LICENZIARE

Un "bacio violento" a un'impiegata e il capo rischia di essere sospeso dalla sua attivita'. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato un'ordinanza del tribunale del Riesame con la quale veniva applicata la misura interdittiva della sospensione dall'attivita' ad un dirigente del servizio ispettivo in una amministrazione pubblica. L'uomo era finito sotto inchiesta con l'accusa di violenza sessuale ai danni di due dipendenti, vittime, secondo l'accusa, "di una lunga serie di molestie e violenze": una di queste, in particolare, in base a una testimonianza, era stata "costretta a subire un bacio violento".
Il ritardo nella presentazione delle denunce da parte delle due donne, inoltre, secondo la Cassazione, non da' alcun sostegno al ricorso dell'indagato, ma "e' giustificato dal fatto che le due impiegate pensavano che il loro capo ufficio si calmasse, dalla circostanza che il predetto potesse andare via, ed infine dal clima di intimidazione esistente".

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