lunedì 22 settembre 2008

CASSAZIONE SUI RIMPATRI RAPIDI

Scatta la consegna «rapida» alle autorità di Bucarest per i cittadini romeni, condannati con sentenza definitiva dai tribunali del loro paese di origine, anche se risiedono in Italia con un nucleo familiare e un lavoro stabile. Lo sottolinea la Cassazione promuovendo la «politica criminale» adottata dalla legislazione italiana che prevede che il solo cittadino italiano, e non anche lo straniero residente in Italia, possa rifiutarsi di essere trasferito all'estero per scontare una condanna. La Cassazione chiarisce che, nonostante la Corte di giustizia della Comunità europea abbia emesso una sentenza che invita a far scontare nel paese di residenza, e non in quello di origine, le pene comminate in patria a carico di stranieri comunitari, il «legislatore italiano ha legittimamente compiuto» il suo «obbligo di risultato» in relazione alle norme sul mandato di arresto europeo pur negando l'equiparazione tra cittadino italiano e straniero residente o dimorante in Italia.
gm

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