La lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%.
Se poi si guarda agli utenti abituali, ovvero quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Una flessione non è compensata neanche dalla free press che rimane stabile (passa dal 34,7% dell'utenza al 35,7%).
Anche per la rete la crescita è minima: dal 45,3% del 2007 si è passati al 47% del 2009. Tra i più istruiti 65 su 100 hanno un abbonamento alla tv a pagamento, dato che scende tra i meno istruiti (56%) e i più anziani (il 56,7% non ha abbonamenti).
La «piazza» virtuale del social network è la vera grande novità nel consumo dei media degli italiani: il più conosciuto è Facebook (dal 61,6%). Seguono YouTube (60,9%), Messenger (50,5%), Skype (37,6%) e MySpace (31,8%).
Se poi si guarda agli utenti abituali, ovvero quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Una flessione non è compensata neanche dalla free press che rimane stabile (passa dal 34,7% dell'utenza al 35,7%).
Anche per la rete la crescita è minima: dal 45,3% del 2007 si è passati al 47% del 2009. Tra i più istruiti 65 su 100 hanno un abbonamento alla tv a pagamento, dato che scende tra i meno istruiti (56%) e i più anziani (il 56,7% non ha abbonamenti).
La «piazza» virtuale del social network è la vera grande novità nel consumo dei media degli italiani: il più conosciuto è Facebook (dal 61,6%). Seguono YouTube (60,9%), Messenger (50,5%), Skype (37,6%) e MySpace (31,8%).
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