In Abruzzo non si potranno più esercitare attività di prospezione, ricerca, estrazione e prima lavorazione di olio combustibile. Questo è quanto ha deciso oggi a Pescara la giunta regionale abruzzese con il varo del disegno di legge che modifica integralmente la legge regionale 14 "Provvedimenti urgenti a tutela della costa teatina". Con il ddl presentato dal governatore Gianni Chiodi e approvato dall'esecutivo regionale, si introduce un principio definitivo e generalizzato che intende preservare, dall'insediamento di attività contraddistinte da un alto potenziale di inquinamento, tutte quelle aree caratterizzate da particolari peculiarità fisiche e geografiche. Una bocciatura quindi per il progetto del Centro Oli di Ortona.
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