Olio vegetale non commestibile venduto come extravergine d’oliva. Un piccolo oleificio di Civitella, in provincia di Teramo, è stato sequestrato ieri mattina dai carabinieri del Nas. Il titolare dell’oleificio è indagato per frode in commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.
L’olio, che a Civitella veniva solo imbottigliato, arrivava da un oleificio di Canosa. L’inchiesta è scattata nel mese di ottobre, quando i carabinieri del Nas, nel corso di un’attività di vigilanza hanno trovato qualcosa che non andava in alcune bottiglie d’olio sequestrate in un bar e successivamente in un ristorante teramano. L’olio è stato fatto analizzare agli esperti dell’istituto zooprofilattico. Le indagini hanno confermato i sospetti dei militari: quell’olio aveva una particolare acidità risultato della presenza di acido oleico in una quantità superiore rispetto a quella prevista dalle normative comunitarie.
L’olio, che a Civitella veniva solo imbottigliato, arrivava da un oleificio di Canosa. L’inchiesta è scattata nel mese di ottobre, quando i carabinieri del Nas, nel corso di un’attività di vigilanza hanno trovato qualcosa che non andava in alcune bottiglie d’olio sequestrate in un bar e successivamente in un ristorante teramano. L’olio è stato fatto analizzare agli esperti dell’istituto zooprofilattico. Le indagini hanno confermato i sospetti dei militari: quell’olio aveva una particolare acidità risultato della presenza di acido oleico in una quantità superiore rispetto a quella prevista dalle normative comunitarie.
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