La Uilm di Chieti ha protestato duramente a sostegno dei lavoratori dell'Acs, azienda di Atessa dell'indotto Sevel, che avrebbe deciso di licenziare tutti e 28 i dipendenti per spostare la produzione a Cassino senza alcun preavviso. "Dopo aver prodotto per anni le spugne destinate ai sedili dei furgoni, senza perdere commesse di lavoro, con 20 settimane residue di cassa integrazione guadagni ordinaria - accusa il segretario provinciale della Uilm, Nicola Manzi - l'azienda fa una scelta incomprensibile. Spostare la produzione a Cassino per poi riportarla ad Atessa ha un costo nettamente superiore". Per Manzi, che ha promosso oggi un incontro con i lavoratori, la direzione Acs aveva da tempo pianificato la decisione. Agiremo - conclude Manzi - affinche' l'Acs riveda il progetto industriale che aggrava la situazione economica di 28 famiglie".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento