L'Abruzzo e' la quinta regione d'Italia per produzione di olio e la sua olivicoltura coniuga al meglio gli aspetti paesaggistici con quelli produttivi. Tuttavia, anche qui, come nel resto d'Italia, gli olivicoltori non vedono remunerati adeguatamente i loro sacrifici a causa di fenomeni speculativi e delle sofisticazioni. "La Regione - ha sostenuto, questa mattina, a Frascati, l'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, in apertura del dibattito promosso da AIFO e FOR in occasione dei lavori assembleari di Unaprol, consorzio olivicolo italiano - sta programmando una serie di azioni per contrastare sul suo territorio il fenomeno delle sofisticazioni mediante azioni di controllo, di informazione e di sensibilizzazione che coinvolgeranno gli organismi di controllo (ICQ, Forestali, NAS), i consumatori mediante le associazioni, le scuole, le associazioni di categoria e le associazioni dei ristoratori e dei cuochi al fine di contrastare l'utilizzo di olio non confezionato e anonimo nei ristoranti, perche' siamo convinti che la cultura dell'olio come quella del vino faccia parlare il territorio". Al convegno di Frascati, dove l'assessore Febbo e' intervenuto in rappresentanza del sistema delle Regioni, sono previste anche le presenze del Ministro per le Politiche agricole, Giancarlo Galan, dei presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Paolo Russo e Paolo Scarpa Bonazza Buora, del presidente della Coldiretti, Sergio Marini, e del comandante dei Nas, gen. Cosimo Piccinno. Altra azione e' quella di una proposta di legge per l'utilizzo nelle mense dei prodotti locali, compreso l'olio, e dei prodotti a chilometri 0. A tal proposito, alcune indicazioni sono inserite nel nuovo testo di riforma della legge in agricoltura, attualmente in esame alla Conferenza Stato-Regioni.
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