Ha interessato anche Chieti, la serie di arresti eseguiti a carico di affiliati alle consorterie mafiose di “Cosa Nostra" di Gela. 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse anche a Gela, Caltanissetta e Cuneo, per i reati di: tentato omicidio, associazione mafiosa, lesioni aggravate, estorsione tentata e consumata, porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. L'operazione prende il via da un tentato omicidio avvenuto a Gela il 2 settembre del 1998, quando fu ferito l'ingegnere Fabrizio Lisciandra, Presidente della squadra di calcio Juveterranova, rimasto ferito a una gamba solo perché la pistola, dopo l'esplosione del primo colpo, s'inceppò. Si era trattato di un avvertimento mafioso: l'allora capo mafioso della zona, Daniele Emmanuello, voleva, infatti, che Lisciandro rassegnasse le dimissioni da presidente della società calcistica per imporre un proprio gruppo. A distanza di 12 anni dal fallito agguato, la Squadra mobile ha identificato mandanti ed esecutori ed eseguito i 7 arresti.
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