''Sono sconcertato dall'ennesima polemica strumentale, montata con sapienza e arte retorica encomiabile, ma destituita di ogni minimo fondamento. Sono altresi' esterefatto che tale polemica nasca nonostante un comunicato stampa dello scrivente dello scorso venerdi' con cui fornivo tutti i dettagli delle neonate strutture commissariali: funzioni, composizione e remunerazioni''. Cosi' il presidente della Regione Abruzzo e Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, in merito alle voci su presunti ''stipendi d'oro'' nelle strutture commissariali. ''La mia segreteria, come Commissario per la ricostruzione, gestisce, dal 1° febbraio scorso, data del passaggio di consegne dalla Protezione Civile nazionale, una media di circa 3000 pratiche mensili, alcune delle quali di particolare delicatezza in quanto riguardano i rapporti tra Struttura commissariale e gli organi centrali dello Stato - spiega Chiodi in una nota - Essa inoltre funge da raccordo con i Comuni del cratere e con tutti gli altri Comuni ed Enti comunque interessati alla ricostruzione post terremoto''. E ancora: ''Dal 6 aprile 2009 tutte le persone ad essa assegnate hanno lavorato su base volontaria, come hanno fatto molti altri dipendenti regionali e di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte. L'impegno e' stato e dovra' essere fuori dall'ordinario: poco importa se le persone chiamate a supportare il Commissario siano nate all'Aquila, ad Avezzano, a Teramo o in qualsiasi altro posto del mondo''.
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