I sindacati proseguono la loro battaglia per tentare di salvare i posti di lavoro degli oltre 90 dipendenti precari della Provincia di Teramo.
I rappresentanti delle sigle della funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil hanno annunciato di aver diffidato l’ente chiedendo al presidente Valter Catarra la regolarizzazione dei lavoratori con contratti “co.co.co” e a tempo determinato.
Per 23 dipendenti la scadenza dei contratti è fissata al 30 giugno e una ulteriore proroga significherebbe per loro il raggiungimento del requisito dei 36 mesi di servizio necessari per la stabilizzazione.
Al momento, però, le speranze di rinnovo dei contratti sono poche, visto che la Provincia sta muovendo i suoi passi per le assunzioni nella società in house "Teramo Lavoro".
I rappresentanti delle sigle della funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil hanno annunciato di aver diffidato l’ente chiedendo al presidente Valter Catarra la regolarizzazione dei lavoratori con contratti “co.co.co” e a tempo determinato.
Per 23 dipendenti la scadenza dei contratti è fissata al 30 giugno e una ulteriore proroga significherebbe per loro il raggiungimento del requisito dei 36 mesi di servizio necessari per la stabilizzazione.
Al momento, però, le speranze di rinnovo dei contratti sono poche, visto che la Provincia sta muovendo i suoi passi per le assunzioni nella società in house "Teramo Lavoro".
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