''Non c'e' alcun Piano operativo definitivo. C'e' solo una bozza in discussione col Governo nazionale, ispirata ad uno studio della Geneas, l'Agenzia sanitaria nazionale, che prevede determinati rapporti ideali tra posti letto e cittadini e che suggerisce dove intervenire per rendere i servizi piu' armonici e qualitativamente migliori. Numeri come tagli di mille posti letto, e tutti nel pubblico, o chiusura di sette presidi sono dunque privi di ogni fondamento''. E' la precisazione fatta dall'assessore alla Sanita' della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni, nel pomeriggio in conferenza stampa, replicando alle voci diffuse dal PD sulla forbice indiscriminata che la Giunta Chiodi intenderebbe adottare. ''Il patto per la salute - ha spiegato meglio l'Assessore - prevede che le Regioni commissariate preparino, dopo la verifica, un nuovo Piano di rientro o un Piano operativo. Noi, essendo l'unica Regione, tra quelle commissariate, andate in pareggio, abbiamo pensato ad un Piano operativo che dovrebbe portarci a fine anno a chiudere con la fase commissariale''. ''A questo punto - ha proseguito Venturoni - il Governo dovra' sapere cosa vogliamo fare per assicurare l'equilibrio economico finanziario dei conti della sanita'. Noi stiamo preparando, appunto, gli interventi necessari che al momento - ha rimarcato - sono ancora oggetto di confronto''. ''Questo significa - ha concluso Venturoni - che quando il Piano operativo sara' delineato lo discuteremo col Consiglio regionale, con le parti sociali, con i cittadini''. Gli esponenti del Partito democratico, qualche giorno fa, avevano invece riferito di un Piano operativo deciso unilateralmente, gia' consegnato al Governo e senza alcuna condivisione con l'Assise regionale. Gli stessi avevano fornito anche copia del presunto documento in cui erano altresi' elencati gli ospedali destinati a chiusura
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