Sarebbe coinvolto anche l'Abruzzo nell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, volta ad accertare una maxi frode fiscale, di diverse centinaia di milioni di euro, eseguita attraverso transazioni fittizie di quote di emissione di gas a effetto serra. Secondo una prima ricostruzione, le aziende perquisite acquistavano i certificati nei Paesi all'estero, dove non c'é la tassazione Iva, e le rivendevano in Italia applicando invece l'Iva, senza poi versarla all'erario. Le fiamme gialle stanno eseguendo perquisizioni in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia. I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture false e riciclaggio.
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