mercoledì 13 luglio 2011

NOMINATI SUPER-PERITI PER IL CROLLO DI VIA GENERALE ROSSI

Sono stati nominati questa mattina dal giudice del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Garganella, i due super-periti nell'ambito del filone d'inchiesta riguardante il crollo del palazzo di via Generale Rossi, che ha provocato 17 vittime. Si tratta dei docenti universitari ed igegneri, Ezio Giuliani ed Enzo Siviero, entrambi di 46 anni, il primo di Padova, docente presso la Facolta di architettura di Venezia, il secondo di Chiavenna Sotto, nel bresciano, e docente sempre presso la Facolta di architettura di Brescia. I due esperti hanno preso il posto del professore Marco Locatelli, docente universitario del Politecnico di Milano che aveva rinunciato all' incarico. I due super periti hanno ricevuto il compito di redigere una consulenza che tenga conto di numerosi aspetti che vanno dalle normative vigenti all'epoca della costruzione dell'edificio fino a quelli piu' specificatamente tecnici per giungere alla conclusione se ci sono state delle negligenze nella realizzazione dell'edificio ma soprattutto della realizzazione della copertura in cemento armato, realizzata in un secondo momento. I due consulenti del giudice hanno annunciato di avviare l'attivita' peritale il 2 agosto con un primo sopralluogo sul posto della tragedia. Il deposito della perizia e' stato fissato per il 16 novembre mentre l'udienza e' stata aggiornata al 1 dicembre. Gli imputati del crollo della palazzina di via generale Francesco Rossi sono gli ingegneri aquilani Diego De Angelis, che fu direttore dei lavori e amministratore del condominio, Davide De Angelis, collaudatore, e Angelo Esposito, titolare dell'impresa che 12 anni fa fece i lavori. Secondo le tesi del Pm, sulla scorta di una perizia redatta da quattro docenti, alla base della tragedia ci sarebbe stata la ristrutturazione del tetto che sarebbe stata appesantito ignorando le conseguenze che ci potevano essere sotto il profilo della tenuta sismica con i carichi maggiori. Tra le altre contestazioni, nell'ambito dei reati di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo, mancate misurazioni di adeguamento statico ed omissioni riguardanti i collaudi. Tutte accuse, ritenute frutto di negligenze.

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