In molte famiglie abruzzesi si è diffusa la paura degli stupri e non poteva essere diversamente. Il problema è sorto improvvisamente dopo le gravi aggressioni e, conseguenti violenze sessuali, avvenute in altre città italiane. Una paura che si è diffusa come un baleno in tante famiglie abruzzesi. Intanto i rimedi "fai da te" sono già scattati: le ragazzine vanno fuori di giorno e devono restare in centro in città come nei paesi. Se vanno a casa di amici li vanno a riprendere i genitori ed è vietato, nel modo più assoluto, appartarsi in zone periferiche o in parchi pubblici. Ma c'è chi va oltre e già pensa ad organizzare ronde di quartiere armate con randelli e spray al peperoncino. Il clima di convivenza civile sta saltando ed il tam tam dei genitori continua a far aumentare la tensione.
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