martedì 20 maggio 2008

ARRESTATO IL ROMENO CHE SEVIZIAVA LA CONNAZIONALE PROSTITUTA

I carabinieri della compagnia di Montesilvano hanno arrestato il presunto aguzzino della prostituta romena torturata nella notte tra sabato e domenica. A finire in manette è stato un 29 enne rumeno di etnia rom che dovrà rispondere di numerosi reati tra cui la riduzione in schiavitù. L'uomo, per spingere la prostituta a guadagnare di più, l'aveva sottoposta a violenze inaudite: le aveva strappato unghie, pezzi di pelle e capelli, provocandole bruciature sulla schiena.
La giovane donna era giunta venerdì a Montesilvano e dopo essere incappata in una retata dei militari dell'Arma erano partiti i controlli per risalire agli autori delle violenze nei suoi confronti.
Tra le prostitute accompagnate all’interno dei locali della caserma ve ne era difatti una, di giovane età (20 anni), rumena, che presentava evidenti tumefazioni e ferite in varie parti del corpo. A richiesta dei militari dell'Arma la donna riferiva inizialmente di essere stata vittima di un incidente stradale e di dimorare in Chieti.
Condotta in ospedale la donna veniva riscontrata affetta da diverse fratture costali, da una frattura ad un dito della mano dx, escoriazioni multiple, trauma cranico, nonché presentava delle evidenti ferite all’orecchio dx e sinistro (la parte superiore era stata tranciata).
I sanitari hanno diagnosticato le lesioni guaribili in 40 giorni.
La donna, dietro insistenza dei Carabinieri, iniziava ad esternare e svelare la verità dichiarando che: dimorava a Montesilvano, in via Adda numero 4 e contro la sua volontà era costretta a prostituirsi dai suoi connazionali rumeni ai quali consegnava i guadagni dell’attività su strada.
I suoi sfruttatori, visto che rifiutava a prostituirsi, hanno iniziato a percuoterla con calci e pugni.
Proprio nell'appartamento sono stati rinvenuti gli strumenti di tortura con i quali le sono stati strappati i capelli e le unghie e mutilarle le orecchie. Per evitare che le sue urla fossero sentite dai condomini, la sua bocca era stata imbavagliata con del nastro adesivo e nonostante le sue gravi condizioni di salute era stata inviata di nuovo in strada per incrementare i guadagni della giornata.
Una volta entrati in possesso delle chiavi dell'appartamento i Carabinieri hanno atteso fin quando davanti l’uscio si è presentato il rumeno di 29 anni in Italia senza fissa dimora, che è stato subito bloccato.
La sua foto è stata subito riconosciuta dalla giovane prostituta. L'uomo è accusato dei reati di “induzione e sfruttamento della prostituzione”, “riduzione in schiavitù” e lesioni. Nel suo passato gravi precedenti penali in materia di estorsione, minacce e lesioni.
ndm

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