giovedì 14 luglio 2011

PEDAGGIO ASSE CH-PE: A TRA POCO IL VERDETTO

Ancora qualche ora e sapremo se sull'asse attrazzato Chieti-Pescara sarà introdotto il pedaggio. Nonostante le proteste e le continue richieste da parte delle amministrazioni locali di evitare il pagamento, l'On Roberto Castelli della Lega Nord è tornato a chiedere a gran voce che la tassa sia rintrodotta sull'asse viario abruzzese in quanto il difficile momento economico non consente sconti per nessuno. Insomma se il blocco abruzzese sarà stato efficace oppure no lo si saprà soltanto tra alcune ore, essendo in corso, proprio in queste ore a Roma, la discussione della manovra finanziaria che dovrà decidere anche sull'introduzione del pedaggio sull'asse attrezzato che collega Pescara a Chieti. Il pedaggio, secondo gli amministratori locali, andrebbe a colpire soprattutto quei pendolari che utilizzano l'asse per spostarsi all'interno dell'area metropolitana, avendo l'arteria perso progressivamente la sua funzione di collegamento con il casello autostradale da e per Roma.

RITROVATO ESCURSIONISTA DISPERSO

E' stato ritrovato e soccorso l'escursionista di Rieti di 52 anni che nel primo pomeriggio di ieri aveva fatto perdere le proprie tracce mentre con altri tre amici era impegnato nella salita di una vetta del Gran Sasso. L'uomo e' stato raggiunto dai militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza dell'Aquila e dai volontari del soccorso alpino e speleologico d'Abruzzo. Le sue condizioni di salute sono apparse buone.

mercoledì 13 luglio 2011

ESCURSIONISTA DISPERSO SUL GRAN SASSO

I militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza dell'Aquila, insieme ai volontari del Soccorso alpino e speleologico d'Abruzzo, sono impegnati nelle operazioni di ricerca di un escursionista di Rieti, disperso sul massiccio del Gran Sasso. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo ed altri tre escursionisti avevano deciso di effettuare l'arrampicata sul Corno Grande attraverso la via Direttissima per poi scendere attraverso la via Normale. Ma arrivato nella località "Schiena d'Asino" (a quota 2.800 metri) l'escursionista ha preferito fermarsi per riposare un po' mentre il resto della comitiva ha deciso di proseguire. Solo quando i tre sono arrivati a valle si sono accorti che il loro compagno non c'era. Di li' la decisione di dare l'allarme.

NOMINATI SUPER-PERITI PER IL CROLLO DI VIA GENERALE ROSSI

Sono stati nominati questa mattina dal giudice del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Garganella, i due super-periti nell'ambito del filone d'inchiesta riguardante il crollo del palazzo di via Generale Rossi, che ha provocato 17 vittime. Si tratta dei docenti universitari ed igegneri, Ezio Giuliani ed Enzo Siviero, entrambi di 46 anni, il primo di Padova, docente presso la Facolta di architettura di Venezia, il secondo di Chiavenna Sotto, nel bresciano, e docente sempre presso la Facolta di architettura di Brescia. I due esperti hanno preso il posto del professore Marco Locatelli, docente universitario del Politecnico di Milano che aveva rinunciato all' incarico. I due super periti hanno ricevuto il compito di redigere una consulenza che tenga conto di numerosi aspetti che vanno dalle normative vigenti all'epoca della costruzione dell'edificio fino a quelli piu' specificatamente tecnici per giungere alla conclusione se ci sono state delle negligenze nella realizzazione dell'edificio ma soprattutto della realizzazione della copertura in cemento armato, realizzata in un secondo momento. I due consulenti del giudice hanno annunciato di avviare l'attivita' peritale il 2 agosto con un primo sopralluogo sul posto della tragedia. Il deposito della perizia e' stato fissato per il 16 novembre mentre l'udienza e' stata aggiornata al 1 dicembre. Gli imputati del crollo della palazzina di via generale Francesco Rossi sono gli ingegneri aquilani Diego De Angelis, che fu direttore dei lavori e amministratore del condominio, Davide De Angelis, collaudatore, e Angelo Esposito, titolare dell'impresa che 12 anni fa fece i lavori. Secondo le tesi del Pm, sulla scorta di una perizia redatta da quattro docenti, alla base della tragedia ci sarebbe stata la ristrutturazione del tetto che sarebbe stata appesantito ignorando le conseguenze che ci potevano essere sotto il profilo della tenuta sismica con i carichi maggiori. Tra le altre contestazioni, nell'ambito dei reati di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo, mancate misurazioni di adeguamento statico ed omissioni riguardanti i collaudi. Tutte accuse, ritenute frutto di negligenze.

STALKING: DENUNCIATO PENSIONATO

Un 60enne residente a Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, è stato denunciato oggi, dai carabinieri, per stalking e danneggiamento aggravato nei confronti di un uomo di 41 anni, legale di fiducia della sua controparte in un procedimento civile. Oltre a lettere minatorie, che riceveva da circa 3 anni, l'avvocato aveva subito danni alla sua vettura e al portone d'ingresso del suo studio. Temendo per sè e l'incolumità della sua famiglia ha così sporto denuncia. Le indagini hanno portato ad individuare nel pensionato il presunto responsabile.


RAPINA: UN ARRESTO A GIULIANOVA

Un uomo di 38 anni, originario di Giulianova e residente a Mosciano Sant'Angelo, è stato arrestato ieri sera dai carabinieri di Giulianova dopo aver rapinato un negozio ortofrutticolo. Il 38enne, entrato nel negozio, ha iniziato a minacciare il dipendente con una pistola scacciacane, priva del tappo rosso, e si è fatto consegnare l'incasso della giornata di circa 800 euro. Poi è fuggito per le vie cittadine di Giulianova. Immediatamente è scattato l'allarme e diverse pattuglie dell'arma sono entrate in azione ed hanno iniziato la caccia all’uomo, con la collaborazione di alcuni cittadini che avevano visto il malvivente scappare. Sono riusciti a intercettarlo e a bloccarlo mentre cercava di nascondersi e di disfarsi dell'arma, nelle campagne della collina di Giulianova Paese. La pistola è stata subito sequestrata e il denaro rubato è stato riconsegnato al negoziante. I Carabinieri stanno inoltre verificando l’eventuale responsabilità dell’uomo in altri episodi simili, di cui uno verificatosi sempre presso lo stesso punto vendita qualche mese fa. Il rapinatore si trova ora nel carcere di Teramo.

SVENTATA RAPINA CON SEQUESTRO A PESCARA

Grande paura questa mattina per il titolare di un deposito gioielli a Pescara, il quale è stato sequestrato e poi costretto ad aprire la porta della sua attività commerciale. Ma il sangue freddo della moglie ha sventato il tentativo di rapina. Due banditi con il volto coperto, intorno alle 7.30, hanno atteso in strada l'arrivo dell'uomo, titolare della Mancini Gold, un deposito gioielli situato tra via Nicola Fabrizi e via Trieste. Quando l'uomo è giunto davanti al portone, i malviventi lo hanno aggredito e sotto la minaccia delle pistole lo hanno costretto a salire le scale fino al secondo piano del palazzo, dove si trova l'attività. Quando ha suonato alla prima porta, la moglie ha aperto, ma dall'impianto di videosorveglianza posizionato nell'antingresso, separato dal locale da una porta antisfondamento, si è accorta della presenza dei banditi. Nonostante le minacce dei rapinatori, la donna si è rifiutata di aprire la seconda porta ed ha fatto scattare l'allarme. I banditi hanno cercato di sfondarla prendendola a calci ma non ci sono riusciti. Hanno così colpito il titolare con violenza alla testa con il calcio della pistola e si sono dati alla fuga a bordo di una Ford Focus condotta da un terzo complice. Sul posto sono giunte, qualche minuto dopo, pattuglie della squadra Volante e della Mobile che hanno fatto scattare le ricerche. La Ford Focus è stata ritrovata poco dopo in via Cesare Battisti. E' probabile che i rapinatori, forse appartenenti alla malavita campana o pugliese, abbiano proseguito la fuga a bordo di una seconda auto lasciata in zona. Nelle indagini, gli investigatori, non potranno purtroppo avvalersi delle immagini dell'impianto di videosorveglianza che viene utilizzato solo per la visualizzazione e non per la registrazione.

INCIDENTE STRADALE. MUORE MOTOCICLISTA

Un motociclista di 46 anni di Chieti, è morto in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di ieri in via Mare Adriatico a Spoltore. L'uomo, un carabiniere della compagnia di Spoltore, aveva appena finito di lavorare e stava tornando a casa a bordo della sua Suzuki 650. Poi lo scontro con un fuoristrada che procedeva nel senso di marcia opposto, condotto da un uomo che è rimasto illeso. Il centauro è invece morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti, oltre agli uomini del 118, i vigili urbani di Spoltore.

SEQUESTRATI 4500 GIOCATTOLI CONTRAFFATTI. UN CINESE DENUNCIATO

La Guardia di Finanza di Pescara ha sequestrato questa mattina circa 4500 giocattoli contraffatti e un cittadino cinese è stato denunciato per illecita introduzione e commercializzazione sul territorio di merce con marchi contraffatti. L'uomo è stato sorpreso a Montesilvano con un furgone carico di merce falsificata destinata a rifornire il mercato locale: orologi. borsette, fermacapelli, con il marchio "Hello Kitty" e "Ben Ten". Le fiamme gialle hanno anche perquisito il garage davanti al quale l'uomo aveva parcheggiato, trovando altra merce, tra cui diversi music computer, marcati "Hello Kitty", "Barbie", "Spiderman", "Betty Boop". Tutti chiaramente contraffatti.

martedì 12 luglio 2011

RICICLAGGIO: ARRESTATO PREGIUDICATO DI PESCARA

Un 47enne, pregiudicato di Pescara, è stato arrestato, nella tarda mattinata di oggi, dai carabinieri di Pescara, con l'accusa di riciclaggio. L'uomo, che dovrà scontare una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, era già stato coinvolto in un'indagine dei carabinieri di Pescara, del 2008, denominata "Ghost Societies", contro un'associazione per delinquere finalizzata alle truffe, alla ricettazione e riciclaggio, che portò all'arresto di 15 persone. Il 47enne si trova ora nel carcere di Pescara.

TERREMOTO: FRASI OFFENSIVE SU FACEBOOK

"E' stata una vera goduria vedere quelle teste di c...o di abruzzesi morire spiaccicati". E' solo uno degli osceni messaggi comparsi in un gruppo di Facebook che definisce "un bel divertimento" il terremoto del 6 aprile 2009. Una offesa che ha gia' suscitato diverse reazioni, tra cui quella dello scrittore aquilano Alessandro Aquilio, autore di "Ventitre' secondi". "Da aquilano e da autore di un libro sul terremoto - afferma lo scrittore - non posso non segnalare all'attenzione del pubblico questa triste pagina". "Con il mio libro - prosegue - sto cercando di tener desta l'attenzione sul terremoto aquilano in Italia e ovunque io sia andato (35 citta' solo in Italia) ho trovato vicinanza e empatia sincere. Poi su Facebook ho visto questo gruppo creato da persone che evidentemente mancano di coscienza, e non possiamo consentire che rimanga aperto. Ne va della dignita' della citta', del rispetto dei nostri cari, della memoria delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009". "A gruppi come questo - ha concluso Aquilio - fanno da contraltare i molti altri nati a sostegno degli aquilani e del dramma che li ha colpiti. Da italiano, ancor prima che da aquilano, continuero' a lottare con le mie forze, il mio libro e una citta' intera, anche a dispetto di tanti che a distanza di due anni si divertono a sfregiare i miei concittadini e la nostra martoriata L'Aquila".

PESCARA: CAVALLI IN STRADA. IL COMUNE LANCIA L'ALLARME

Armando Foschi, presidente della commissione consiliare Sicurezza del Territorio e Lavori pubblici, lancia l'allarme sulla presenza dei cavalli nelle strade di Pescara nelle prime ore del mattino, ad opera di alcuni rom. Foschi parla di "strade trasformate in piste da corsa per allenare i cavalli al galoppo" e segnala "animali portati a passeggio sulla spiaggia della riviera sud". Il presidente ha ricevuto "decine di segnalazioni" dai cittadini della zona di Porta Nuova e ha girato l'allarme alle forze dell'ordine con una lettera inviata al comandante della polizia stradale di Pescara, al comandante provinciale dei carabinieri e al comandante della polizia municipale. Secondo Foschi "il fenomeno va subito stroncato con un intervento deciso e autorevole delle autorita' preposte".

ABUSI EDILIZI: CONDANNATO DE CECCO

Il noto imprenditore abruzzese Filippo Antonio De Cecco, proprietario dell'l'omonima azienda produttrice di pasta, è stato condannato a 11 mesi di reclusione (pena sospesa), 39mila euro di ammenda e abbattimento e distruzione delle opere abusive. La vicenda, che ha preso il via alla fine del 2007, riguarda la struttura "Les Paillotes" situata sulla riviera sud di Pescara, oggetto di un'inchiesta su presunti abusi edilizi e irregolarita' nelle concessioni demaniali. Nel mirino della Procura gli ampliamenti dello stabilimento realizzati con permessi relativi a semplici manutenzioni e per l'eliminazione delle barriere architettoniche, quindi in assenza di titolo edilizio e in violazione del Piano regolatore. Condannato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di 24mila euro di ammenda, è stato invece il direttore dei lavori, Nicola Di Mascio. Mentre l'ex comandante della polizia municipale di Pescara Ernesto Grippo e il capitano Fabio Ballone, accusati di omessa denuncia perche' non avrebbero segnalato l'utilizzo del locale per attivita' di intrattenimento musicale per un pubblico superiore a 200 unita', sono stati assolti. Per questo reato anche De Cecco e' stato assolto. Nel 2007 altri stabilimenti balneari erano finiti nel mirino della Procura.

"CAFFETTINO": NO VIDEO DEL SUICIDIO

Non saranno le immagini riprese dalle telecamere della filiale a chiarire la dinamica della sparatoria con i carabinieri in cui è rimasto ucciso "Caffettino", il bandito che venerdì ha tentato di rapinare la Banca Toscana di Francavilla al Mare. Il punto in cui si trovava il rapinatore, quello dietro le casse, non era infatti ben visibile, essendo proprio sotto le telecamere. Nelle immagini non si vedrebbe dunque il momento in cui il rapinatore si sarebbe ucciso, come ipotizzato dagli investigatori. Gli stessi che hanno escluso la presenza di un complice, avendo Caffettino chiesto ai dipendenti della filiale, durante la rapina, delle chiavi di una delle loro macchine.

TURISTA MUORE STRONCATO DA UN MALORE IN ACQUA

Un turista di 70 anni di Sesto San Giovanni è morto oggi mentre faceva il bagno in mare, stroncato da un malore. L'uomo era entrato in acqua verso ora di pranzo, in uno stabilimento del centro di Tortoreto e dopo poco si è sentito male. Inutile l' intervento dei bagnini, allertati subito dalla moglie, e i tentativi di rianimazione del servizio di salvamento che ha riportato immediatamente l'uomo a riva e di un medico presente in spiaggia. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione e la Guardia costiera.

PROCESSO HOUSEWORK: CONTROESAME SUI REDDITI DELL'EX SINDACO

L'ultima udienza ieri, prima dello stop estivo, per il processo Housework sulle presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara, che vede fra i principali imputati l'ex sindaco Luciano D'Alfonso. Il controesame di Camillo De Stefanis, il consulente della procura che ha analizzato i conti correnti e i beni patrimoniali dell'ex sindaco di Pescara, è stato al centro dell'udienza. Lunedì scorso il consulente aveva evidenziato che, per alcuni mesi, tra il 2003 e il 2007, dai conti correnti di D'Alfonso non vi erano state uscite di danaro. Ieri i legali della difesa hanno fatto presente che nelle sue analisi De Stefanis si è limitato a controllare la contabilità, senza effettuare le opportune verifiche e riscontri, dando così "un'analisi parziale" dei fatti. L'avvocato Giuliano Milia, difensore di D'Alfonso, in particolare, attraverso le sue domande e osservazioni, ha voluto far notare che non sono stati presi in considerazione tutti i redditi dell'ex sindaco, ossia tutte le possibili fonti d'entrata, a cominciare dal fatto che l'ex primo cittadino ha una zia materna con una pensione di reversibilità e relativo accompagnamento, la cui delega di riscossione fa capo a lui stesso; che ha anche un fratello con pensione di invalidità e ancora che la famiglia della moglie è «possidente». Nel controesame è emerso anche che De Stefanis non avrebbe verificato se l'ex primo cittadino avesse dei buoni postali. Ma il consulente ha fatto presente di aver accertato gli elementi indicati dal pm e dalla polizia giudiziaria. E su questi c'era stata la relazione su conto corrente, bancomat e carta di credito dove le operazioni in uscita erano pochissime o addirittura nulle. In mattinata è stato ascoltato anche un ex vigile urbano, che all'epoca si occupava della gestione del parco mezzi del comune. Durante la sua testimonianza, sono state riscontrate contraddizioni. L'udienza è stata aggiornata al 19 settembre. Le successive si terranno il 26 settembre, il 3, 10 e 17 ottobre, il 7, 14, 21 e 28 novembre, il 5, il 12 e il 19 dicembre.

CASALINCONTRADA: 35ENNE SPARITO NEL NULLA

Sono riprese questa mattina le ricerche del 35enne di Casalincontrada che dopo avere avuto un leggero incidente in moto, nella serata di domenica, sembra essere scomparso nel nulla. Il giovane, che era scivolato con la sua moto finendo contro un'autovettura senza riportare gravi ferite ma solo alcune escoriazioni, si era allontanato scalzo dal luogo del sinistro. Da domenica e per l'intera giornata di ieri la squadra di Chieti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico aveva setacciato l'intera zona con l'aiuto di unità cinofile e il supporto dall'alto di un elicottero della Polizia. Successivamente erano intervenuti anche Carabinieri, agenti del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, della Forestale, i volontari dell'Associazione Nazionale Alpini e il corpo provinciale G.E.V. di Chieti. Attesi in zona, per questa mattina, anche i cani molecolari del CAI provenienti dalle Marche.

GRAN SASSO: SALVATI DUE ESCURSIONISTI

Sono stati recuperati sani e salvi dai vigili del fuoco di Teramo, all'alba di questa mattina, i due alpinisti di Pesaro rimasti tutta la notte a più di 2000 metri di quota, sulla parete rocciosa del Gran Sasso ai Prati di Tivo, nel comune di Pietracamela. I due, trovandosi in difficoltà, avevano lanciato l'allarme intorno alle 23 di ieri sera e sono stati intercettati subito dai vigili del fuoco. Alle operazioni di soccorso ha partecipato il Cai che ha riportato alla base i due escursionisti marchigiani.

CASO REA: ROGATORIA PER LEGGERE MESSAGGI DI PAROLISI

La ricerca dell'assassino e del movente dell'omicidio di Melania Rea passa anche da Facebook, tanto che è stata chiesta una rogatoria internazionale per permettere agli investigatori di leggere i messaggi, anche quelli eventualmente cancellati, postati da Salvatore Parolisi, indagato per omicidio volontario della moglie. "Dal profilo Facebook di Parolisi possono emergere spunti investigativi, ma non delle prove". Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, Alessandro Patrizio, sottolineando che "il momento focale dell'inchiesta ci sarà solo quando queste informazioni saranno incrociate con i dati della relazione di Tagliabracci sull'esame cadaverico e delle indagini scientifiche dei Ris sui reperti raccolti. Non prima". Nel frattempo le indagini proseguono anche con metodi più tradizionali. Ancora tanti i nodi da sciogliere: la presenza della donna nel bosco delle Casermette e gli sospostamenti della coppia. Intanto, da lunedì 11 luglio, Parolisi è tornato a lavoro nella caserma "Clementi", dove ha svolto finora il ruolo di addestratore di reclute. Non si sa ancora però se il caporalmaggiore riprenderà lo stesso incarico, o se sarà destinato ad altri servizi. Per il momento comunque, secondo uno dei suoi due legali, l'avv. Valter Biscotti, dovrebbe restare ad Ascoli. Il caporalmaggiore, prima della tragedia, aveva chiesto il trasferimento a Sabaudia.

lunedì 11 luglio 2011

DALLA REGIONE ABRUZZO 11,5 MILIONI DI EURO PER DRAGAGGIO

11,5 milioni di euro verranno assegnati alla portualita' abruzzese per le attivita' di dragaggio. E' quanto deciso dalla giunta regionale, a seguito della proposta dell'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra. Al porto di Pescara sono stati assegnati due milioni di euro ed il resto della somma proporzionalmente divisa tra i porti di Ortona, Vasto e Giulianova.

PEDAGGIO ASSE ATTREZZATO CHIETI-PESCARA. L'ANAS NON PUO'

L'Asse attrezzato Chieti-Pescara e' di proprieta' del Consorzio per l'area di sviluppo industriale Chieti-Pescara che lo ha affidato in gestione provvisoria all'Anas: l'Anas pertanto non ha alcun titolo ne' per imporre ne' per riscuotere il pedaggio". E' la posizione che il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio ha ribadito questa mattina nel corso dell'incontro organizzato a Pescara da 15 sigle del mondo sindacale, imprenditoriale e dei consumatori. "Plaudo all'iniziava odierna e condivido l'idea del declassamento dell'Asse attrezzato maturata oggi – ha aggiunto il Presidente Di Giuseppantonio - ma ribadisco, come ho gia' detto un mese fa, che se l'Anas pretende di incassare il pedaggio allora dovra' impegnarsi a pagare gli espropri che furono necessari per costruire l'Asse Attrezzato. Quella situazione, infatti, ha generato gran parte del debito che oggi strangola il Consorzio industriale”.

RINVIATA UDIENZA SU EX DISCARICA SERRE

E' stato rinviato al 25 luglio prossimo il processo sull'ex discarica di contrada Serre di Lanciano che vede imputate 6 persone tra amministratori, dirigenti del comune di Lanciano e responsabili della societa' che aveva in gestione l'ex discarica consortile. Gli imputati sono tutti accusati in concorso di non aver provveduto a mettere in sicurezza il sito dopo l'omessa bonifica dell'Ecologica Sangro e i fatti contestati sono relativi a un periodo che va dal 1994 al 2008. La sentenza del 25 luglio andrà a chiudere il primo grado del processo, iniziato il 1° dicembre 2009. Gli avvocati difensori dei 6 imputati hanno chiesto l'assoluzione piena per i propri assistiti.

35ENNE SCOMPARE DOPO INCIDENTE IN MOTO

Un 35enne di Chieti è scomparso ieri sera dopo aver avuto un leggero incidente in moto nel comune di casalincontrada . Subito sono partite le ricerche. Pare che il giovane sia scivolato con la moto, prestatagli da un suo amico, e sia andato a sbattere contro un'autovettura. Poi, non avendo riportato gravi ferite, si sarebbe allontanato scalzo dalla zona dell'incidente. Secondo alcune indiscrezioni inoltre l'uomo avrebbe chiesto aiuto bussando alla porta di una casa. Ma l'abitante della casa, una signora novantenne, intimorita, non gli avrebbe aperto. Sono ora in corso le ricerche ed essendo la zona impervia ed interessata da ripidi calanchi, ad operare è il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico di Chieti, con il supporto delle sue unità cinofile e di quelle di altre stazioni del CNSAS. Questa mattina è arrivato anche un elicottero dell’ 11° Reparto Volo di Pescara della Polizia di Stato, che sta effettuando dei voli di perlustrazione insieme ai tecnici del CNSAS.

FINANZIERI TEATINI SEQUESTRANO MERCE CONTRAFFATTA

Le fiamme gialle di Ortona hanno sequestrato circa 130 articoli di pelletteria ed occhiali palesemente contraffatti. Nel corso delle operazioni sono state denunciate 3 persone di etnia senegalese ed 1 clandestino espulso dal territorio dello Stato. I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Ortona, hanno svolto tale attività di prevenzione lungo la direttrice della S.S. 16 nei pressi di Ortona, al fine di fronteggiare anche il dilagare del fenomeno della contraffazione. Il Comando Provinciale di Chieti fino ad oggi ha sequestrato oltre 1.250 articoli di vario genere recanti marchi contraffatti e denunciate all’Autorità Giudiziaria 31 persone, di cui 19 a piede libero.

A SANDRO VERONESI IL SUPERFLAIANO PER LA NARRATIVA

Sandro Veronesi con “XY” edito da Fandango ha vinto il Superflaiano 2011. Veronesi con 107 punti si è affermato sugli altri due premiati del Flaiano, Margaret Mazzantini (45 punti) con “Nessuno si salva da solo” (Mondadori) e Aurelio Picca (31) con “Se la fortuna è nostra” (Rizzoli). Il voto è stato espresso da 200 lettori italiani e stranieri e dai componenti della giuria letteraria presieduta da Jacqueline Risset.Premi per l’italianistica hanno ricevuto Laura Lahdensuu (Finlandia), Jiri Spicka (Repubblica Ceca), Marisa Trubiano (USA).

"CAFFETTINO" SI E' SUICIDATO

Si sarebbe suicidato il rapinatore della Banca Toscana di Francavilla, detto "Caffettino". L'ipotesi, emersa già in un primo momento, è stata confermata dal rapporto compilato dall'anatomopatologo Cristian D'Ovidio, dopo l'autopsia compiuta sul corpo del rapinatore. Il medico legale adesso dovrà depositare una perizia ma, stando alle prime indiscrezioni, a uccidere l'uomo non sarebbe stato un proiettile esploso dalla pistola del maresciallo Solimini, comandante della stazione dei Carabinieri di Francavilla al Mare. Il sottufficiale dell'Arma avrebbe risposto al fuoco di Mancinelli ma non lo avrebbe ucciso. Questo è quanto è venuto fuori dall'analisi dei fori di entrata e di uscita dei proiettili ritrovati sulla scena del crimine e dal video delle telecamere di sorveglianza. Intanto è caccia ai preunti complici. I carabinieri stanno seguendo diverse piste e sono convinti di chiudere il cerchio già nelle prossime ore, indagando negli ambiti della mala locale. Dopo avere ascoltato diversi testimoni e dopo avere visionato le immagini girate dalle telecamere a circuito chiuso dell'istituto di credito non si ha ancora la certezza di quante persone siano entrate in azione. Di sicuro però Caffettino, conosciuto dalle forze dell'ordine per i suoi precedenti penali per furti, rapine e associazione per delinquere. Fuori dalla banca c'era ad attenderlo almeno un'altra persona che ora viene ricercata attivamente.

sabato 9 luglio 2011

TENTA DI RUBARE DUE AUTO. IN MANETTE 52ENNE

I carabinieri di Giulianova hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per tentato furto aggravato continuato, un giuliese di 52 anni. Durante il servizio di questa mattina, sul lungomare Nord, i militari hanno sorpreso ed arrestato l'uomo all'interno dell'abitacolo di una Ford Fiesta non sua. Per entrare nell'autovettura, l'uomo aveva forzato la portiera e rotto il deflettore. Con se' aveva una punta di un trapano, subito sequestrata, utilizzata proprio per forzare la portiera e rompere il vetro del veicolo. Poco Prima, il 52enne aveva tentato il furto di una Volkswagen Bora, senza pero' riuscire a rubare niente.

L'ULTIMA DI "CAFFETTINO"

E’ il pluripregiudicato di Cappelle sul Tavo la vittima del tragico tentativo di rapina avvenuto ai danni della Banca Toscana di Francavilla al mare. “Caffettino”, questo il nomignolo del 41 enne con una lunga lista di precedenti penali anche per la sua “militanza” in alcune gang locali dedite ad attività criminali, sarebbe deceduto a seguito di un conflitto a fuoco con i carabinieri, allertati da un dipendente dell’istituto di credito che, durante l’irruzione del malvivente, era al telefono con un amico. Alla vista dei militari il rapinatore ha aperto il fuoco e la reazione delle forze dell’ordine è stata immediata. Ma durante il conflitto, a farne le spese è stato proprio il malfattore. Solo l’esame autoptico potrà escludere l’ipotesi del suicidio. Intanto proseguono le indagini da parte degli inquirenti per verificare se esistono collegamenti tra la violenta rapina di Francavilla e il tentativo di assalto al furgone Portavalori registratosi il giorno prima.

INCIDENTE STRADALE, MUORE UN 48ENNE

Un uomo di 48 anni è deceduto questa notte in un incidente stradale a Silvi Marina. Il sinistro è avvenuto sulla rotatoria posta sulla strada statale 16, confinante con il comune di Città Sant'Angelo. Il malcapitato, in sella al suo scooter Piaggio Beverly si è schiantato contro la rotonda. L'uomo indossava regolarmente il casco ma l 'impatto è stato mortale. I rilievi dell'incidente sono stati affidati alla polizia stradale.

VIOLENZA SESSUALE SU MINORE. UN ARRESTO

Arrestato un operaio di 52 anni del Basso Sangro, nel Chietino con la grave accusa di aver abusato sessualmente di una bambina di soli 10 anni, figlia della convivente. La violenza è avvenuta nell'abitazione della madre. Ora l 'uomo è rinchiuso nel carcere di Torre Sinello a Vasto, a disposizione dell'autorità giudiziaria locale.

venerdì 8 luglio 2011

RUBA DUE MOTORINI. 21ENNE IN MANETTE

Un 21enne di Pescara e' stato arrestato dai carabinieri, a Pescara, su disposizione del Tribunale, perche' avrebbe rubato due moto sul lungomare della citta', il 13 e il 15 giugno. Si tratta di una Aprilia 1000 e di una Triumph 900 che i militari non hanno ritrovato. Con lui avrebbe agito un complice, che e' stato denunciato. Al ragazzo, già noto alle forze dell'ordine, avendo già avuto precedenti di questo tipo, si è risaliti grazie ad alcune testimonianze.

ESTORSIONE: 6 CINESI ARRESTATI

Sei cittadini cinesi residenti ad Alba Adriaticasono stati arrestati dalle polizie di Teramo e Rimini, nel capoluogo romagnolo, per concorso in estorsione ai danni di un loro connazionale. I sei avevano pensato di estorcere 60mila euro ad un connazionale, loro conoscente, residente a Rimini dove lavora come cuoco. I fatti che hanno portato, ieri pomeriggio, all'arresto della banda risalgono al 20 giugno scorso quando il cuoco cinese raggiunse la costa teramana. Qui si era incontrato con i sei amici con i quali quella sera aveva giocato e bevuto. Da Rimini, l'ospite cinese, aveva portato con se' 3mila euro che, al suo risveglio dopo la nottata, non ha più trovato. I sei connazionali, approfittando della sua amnesia, gli hanno fatto credere che li aveva persi giocando e che si era anche indebitato per 60mila euro. A quel punto sono iniziate le minacce di morte per se' e la sua famiglia che vive in Cina per spingere lo chef a pagare il falso debito. Il cuoco, spaventato e preoccupato, era poi tornato a Rimini dove aveva denunciato il fatto in questura. Qui la polizia ha escogitato la trappola per ammanettare i sei ed ha inviato gli atti alla questura di Teramo chiedendo collaborazione. Il piano messo a punto dalle due questure per incastrare la gang, consisteva nel convincere i cinesi a raggiungere lo chef a Rimini dove avrebbe saldato, nel suo alloggio, parte del debito e per questo si era procurato 8mila euro a titolo di anticipo. Nel frattempo, la polizia ha piazzato telecamere e microfoni spia nell'appartamento che ieri pomeriggio hanno filmato il passaggio di denaro. Ad attendere la banda, fuori, c'era la polizia teramana e riminese. I sei criminali sono stati rinchiusi nel carcere di Rimini con l'accusa di estorsione in concorso.

PROSTITUZIONE: ARRESTATO PREGIUDICATO ROMENO

Un cittadino romeno di 35 anni, pregiudicato, è stato arrestato, la scorsa notte, dai carabinieri di Pescara, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Il tutto è accaduto nel corso di un controllo quando i militari, all'arrivo nell'abitazione dove l'uomo pare abbia trovato rifugio negli ultimi mesi, lo hanno sorpreso mentre scendeva le scale, forse con l'intenzione di sottrarsi alla cattura. Sul suo telefono cellulare era registrata la chiamata di uno sconosciuto che qualche minuto prima probabilmente lo aveva avvisato dell'arrivo delle forze dell'ordine. L'uomo si trova ora nel carcere di Pescara.

CANNABIS SUL BALCONE. IN MANETTE 39ENNE

I carabinieri di Chieti hanno arrestato un uomo di 39 anni di Francavilla al Mare dopo che nella sua abitazione i militari hanno rinvenuto una serra per la coltivazione di cannabis indica. I carabinieri di Chieti erano sulle sue tracce da tempo e negli ultimi giorni tenevano sotto controllo l'abitazione, insospettiti da strani movimenti dell'uomo che spesso di tratteneva sul balcone al riparo di una tenda. I controlli sono scattati nel pomeriggio di ieri quando il 39enne e' stato prima fermato a bordo della sua auto e poi condotto nella sua abitazione per una perquisizione. I sospetti dei militari hanno cosi' trovato conferma: sul balcone era stata infatti ricavata una serra per la coltivazione della cannabis con tanto di lampade alogene e impianto di irrigazione. Ventisette le piante alte fino a 140 cm. Gia' in grado di sviluppare il principio attivo stupefacente. Nella camera da letto erano nascosti altri 25 grammi di marijuana e 32 di hashish gia' confezionati e pronti per lo spaccio. L'uomo e' stato quindi arrestato e condotto nel carcere di Chieti.

NUOVA PERQUISIZIONE A CASA DI PAROLISI

I carabinieri di Ascoli Piceno hanno perquisito nuovamente questa mattina la casa di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'esercito italiano accusato dell'omicidio volontario di sua moglie Melania Rea. I militari avrebbero controllato prima la casa dei genitori di Parolisi e poi un box nel cortile al piano terra dell'abitazione. Ora sarebbero diretti nella casa di Somma Vesuviana dove vivono i genitori di Melania Rea. Secondo le prime indiscrezioni starebbero cercando, ma la notizia non è stata confermata, una valigia. Potrebbe trattarsi di un trolley che l'amico di Parolisi, Raffaele Paciolla, aveva visto nel bagagliaio dell'auto di Salvatore il giorno della scomparsa di Melania. "Più passa il tempo e più diventa difficile trovare testimonianze che attestino che il 18 aprile scorso Melania Rea fosse a San Marco nell'orario che il marito indica" dichiara il colonnello Alessandro Patrizio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli confermando la trasferta dei colleghi. Quasi concluso, dice Patrizio, il lavoro della raccolta delle testimonianze. "Abbiamo sentito tante persone e di Melania non c'e' traccia quel pomeriggio nel pianoro di San Marco, come non c'è traccia di Parolisi" a differenza di quanto sostenuto da lui. Ma non ci sono nemmeno prove schiaccianti che ne attestino la colpevolezza.

SPARATORIA DURANTE UNA RAPINA IN BANCA. MUORE RAPINATORE

Una rapina è stata messa a segno nella tarda mattinata di oggi ai danni della Banca Toscana lungo la via Nazionale Adriatica, a Francavilla al Mare. Durante la rapina si è verificata però una sparatoria con i carabinieri, avvertiti della rapina ed entrati nell'istituto di credito in borghese, e un colpo di pistola ha raggiunto il rapinatore uccidendolo. Ancora tutta da accertare la ricostruzione, il racconto dei presenti, una decina fra clienti e impiegati, parla di un uomo con il volto travisato da un passamontagna, entrato in tarda mattinata nella banca. Non si sa come abbia fatto ad aggirare il controllo della guardia giurata presente nell'istituto, forse disarmata dal rapinatore. Una volta dentro, l'uomo avrebbe oltrepassato la porta divisoria degli sportelli per farsi consegnare il danaro e in questo momento sarebbe partita la sparatoria in cui è rimasto ucciso. Non si sa quale colpo abbia raggiunto il rapinatore, al vaglio è anche l'ipotesi che l'uomo possa essersi sparato, vistosi senza via d'uscita, quando i militari in borghese sono entrati nell'istituto. Da chiarire la presenza di un complice, non certa, anche se le pattuglie dei carabinieri che si stavano recando sul posto hanno incrociato una Bmw che procedeva a grande velocità verso sud subito dopo la rapina e che ha innescato la caccia al presunto complice.

COLTIVAVA PIANTE DI CANNABIS. ARRESTATO MINORENNE

Un minorenne è stato arrestato ieri dai carabinieri della Compagnia di Ortona perchè coltivava sul terrazzo della sua abitazione piante di cannabis. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno inoltre rinvenuto 30 grammi di marijuana e una macchina fotografica nella cui memory card sono state trovate delle foto scattate alle piante di marijuana. Il materiale rinvenuto e' stato sequestrato e messo a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni dell'Aquila.

CAVALLI INCUSTODITI: PRIMO SEQUESTRO IN ITALIA

Gli agenti del Corpo forestale dello Stato della provincia dell'Aquila hanno operato ieri, a Lucoli, vicino L'Aquila, il primo sequesto in Italia di cavalli incustoditi al pascolo. L'operazione, scattata dopo numerosi incidenti con gli equini liberi sulla strada statale 696, che collega Campo Felice a Tornimparte, ha previsto il carico degli animali su appositi mezzi e il loro trasferimento in custodia presso una stalla di sosta per essere sottoposti al vaglio per l'identificazione del proprietario tramite lettura del microchip e se sprovvisti saranno attivate le procedure di confisca al patrimonio dello Stato. I proprietari, se individuati, oltre alla denuncia penale rischiano 9000 euro di multa per ogni capo incustodito. In alcuni casi sul sistema viario abruzzese gli incidenti tra autovetture e cavalli allo stato brado si sono rivelati mortali, con impossibilita' di risalire al proprietario degli equini. La stima annuale attesta che gli incidenti gravi e meno gravi sono oltre 400. Operazioni dello stesso tipo verranno ripetute, in altri comuni della provincia di L'Aquila, al fine di salvaguardare la salute pubblica, la vita degli automobilisti e degli animali.

L'AQUILA: UN CORTEO PER LA RICOSTRUZIONE

Oltre cento persone hanno aderito alla manifestazione "Senza case, senza lavoro L'Aquila non rinasce", tenutasi ieri all'Aquila. La protesta, partita da Piazza d'Armi si è conclusa dopo qualche ora davanti a Palazzo Silone, sede della Giunta regionale dell'Abruzzo. Un corteo pacifico ma che ha lasciato il segno e in cui non sono mancati momenti di tensione. Contestati Chiodi, Letta e il sindaco Cialente che ha partecipato nonostante gli slogan e le proteste degli altri manifestanti. Un anno dopo le manganellate di Roma, riservate ai manifestanti nelle strade della capitale, la nuova mobilitazione degli aquilani ha riguardato case e lavoro. Case e' l'appello incarnato dagli ospiti, sfollati e sfrattati, della caserma Campomizzi, ai quali e' stata riservata ieri la prima fila. Lavoro e' l'appello che sta a cuore ai giovani ma anche alle associazioni di categoria che hanno aderito, da Confindustria a Confartigianato, passando per i partiti. Contestati Comune, Regione e governo: "Chiodi, Cialente, Letta il vostro tempo e' finito, adesso andatevene tutti". Per il sindaco dell'Aquila: "Il vero problema e' l'emergenza democratica nel paese". Cialente ha poi commentato le contestazioni al Comune e alla sua persona -riferendosi ai manifestanti che hanno lanciato contro la sede del comune palloncini con acqua colorata nero verde, con la scritta "complici"- dicendo: "La città è con me e il gesto dei palloncini e della scritta fuori dal Comune mi è sembrato una ragazzata, come quando io da bambino andavo a suonare i campanelli e poi scappavo. Quando li ho visti li ho chiamati e ho detto loro di fermarsi a parlare ma sono andati via. Non intendo comunque denunciare l'accaduto".

giovedì 7 luglio 2011

ESTORSIONE: 25ENNE RUMENO ARRESTATO

I Carabinieri di Penne, unitamente ai militari della Stazione CC di Alanno, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di estorsione un 25enne cittadino rumeno domiciliato a Pacentro. Il giovane, operaio per conto di un imprenditore edile di Alanno, era stato licenziato dal suo datore di lavoro il 29 marzo e da circa un mese aveva iniziato a minacciare di aggressioni fisiche l'ex datore. Alle minacce si è aggiunta la pretesa di 2000 Euro, a titolo di risarcimento per la perdita del posto di lavoro, che l'ex datore avrebbe dovuto consegnargli durante un incontro risolutore presso la stazione di Alanno Scalo, nella serata di ieri 6 luglio. All'appuntamento però il rumeno si è trovato di fronte i carabinieri, a cui l'imprenditore si era rivolto temendo per la sua incolumità. I militari, appostatisi nei pressi dello scalo ferroviario, hanno sorpreso e bloccato il giovane in pochi istanti dopo la consegna di denaro contante pattuito e preteso a titolo di acconto in 500 euro. Durante la successiva perquisizione domiciliare è stato inoltre rinvenuto un fucile ad aria compressa esibito, tramite una fotografia sul telefonino, dal romeno a scopo intimidatorio nei confronti dell'ex datore di lavoro. Il ragazzo si trova ora nel carcere di Pescara.

RIFIUTOPOLI: UDIENZA RINVIATA ALL'11 OTTOBRE

Slitta al prossimo 11 ottobre, per difetto di notifica, la prima udienza preliminare davanti al gup di Pescara, Luca De Ninis, relativa all'inchiesta sui rifiuti che conta tra i 12 imputati i senatori Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi, l'ex assessore regionale alla sanita' Lanfranco Venturoni, oggi presente in aula, e l'imprenditore Rodolfo Di Zio. All'attenzione della Procura di Pescara la realizzazione a Teramo di un impianto di bioessiccazione. Tra gli imputati anche l'imprenditore Ettore Di Zio, Paolo Bellamio, Sergio Saccomandi, Vittorio Cardarella, Giovanni Faggiano, Ottavio Panzone. Nel corso della prossima udienza i difensori solleveranno la questione di incompetenza territoriale del tribunale di Pescara.

COPPIA DI ANZIANI INVESTITI. UNO MUORE

Una coppia napoletana di anziani in vacanza è stata investita questa mattina da un'auto, condotta da una donna, sulla ss 16 Adriatica a Vasto Marina all'altezza dei complessi residenziali Dino Sciò e Fortunato. Il marito muore durante il trasporto in eliambulanza all'ospedale di Pescara. La moglie, 75 anni, residente a Roma, è invece ricoverata all'ospedale "San Pio da Pietrelcina" di Vasto e non sa ancora della morte dell'uomo, ingegnere 78enne in pensione. Poco fa è terminato l'interrogatorio dell'investitrice, un'insegnante in pensione di 74 anni, che ancora scossa per l'accaduto, avrebbe riferito alla Polizia municipale di Vasto, di non essersi accorta della coppia che attraversava la strada. E' ora indagata per omicidio colposo.

38° PREMIO FLAIANO. I NOMI DEI VINCITORI

Annunciati i vincitori della 38^ edizione dei Premi Internazionali Flaiano: per il cinema premiati Jean Pierre e Luc Dardenne per "Il ragazzo con la bicicletta", gli interpreti Kim Rossi Stuart e Donatella Finocchiaro, Massimo Natale Premio del Pubblico Concorso Italiano per il film "L'estate di Martino". Per il teatro riceveranno il Pegaso d'oro Mariano Rigillo per la carriera, Tonino Calenda per la regia e gli interpreti Giuseppe Battiston, Riccardo Scamarcio, Patrizia Milani. Per la televisione Serena Dandini per la conduzione, Marco Paolini per il programma culturale, Geppi Cucciari, il regista Davide Marengo e l'interprete Andrea Osvart. Premio Flaiano straordinario a Cristiano Barbarossa per "A Slum Symphony-Allegro crescendo" e a Federica Barozzi per il programma radio "Tre colori". I Premi saranno consegnati domenica 10 luglio al Teatro d'Annunzio di Pescara.

TRE SCOSSE ALL'AQUILA NELLA NOTTE

Alle 23.34 di ieri sera una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 ha interessato la zona tra Barete e Pizzoli, a circa 15 km dal capoluogo aquilano. Secondo quanto fa sapere la Protezione civile, non ci sarebbero danni. La scossa è stata seguita da due repliche di minore entità: una di magnitudo 2.5 alle 23.37 e una di 2.6, alle 00.20. Il sisma è stato avvertito anche dalla popolazione dell'Aquila e nei comuni limitrofi.

CAMION IN FIAMME SULL'ASSE ATTREZZATO

E' ancora tutta da chiarire la dinamica dell'incendio che stamattina ha coinvolto un camion sull'asse attrezzato in località Salvaiezzi, paralizzando il traffico in direzione Pescara con lunghissime code di auto intrappolate e deviazione sulla Tiburtina. Non si esclude che si tratti di un mezzo, un autoarticolato di 12 metri, rubato e quidi dato alle fiamme dallo stesso ladro per far perdere le tracce. Sul posto , dopo l'intervento dei vigili del fuoco del dipartimento di Chieti che hanno domato le fiamme, sono intervenuti anche i tecnici della Polizia scientifica i cui rilievi diranno, appunto, se si sia trattato di incendio volontario. Pare ci sia anche un testimone che avrebbe visto un uomo darsi alla fuga probabilmente dopo aver abbandonato il mezzo. Al momento non si conoscono altri dettagli.

mercoledì 6 luglio 2011

SANITOPOLI. ASCOLTATA EX SEGRATARIA DI ANGELINI

La testimonianza di una delle ex segretarie di Vincenzo Angelini, ex titolare della clinica 'Villa Pini' di Chieti, e' stata al centro, oggi, del processo su presunte tangenti nel mondo della sanita' privata all'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, accusato di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso. La donna ha raccontato ai giudici del tribunale collegiale di Pescara che tra il 2004 e il 2008, con piu' frequenza a partire dal 2006, ha preparato per conto di Angelini dei pacchetti contenenti denaro. I soldi a secondo dell'importo venivano inseriti o in una busta da lettera o dentro un foglio A4 . La testimone ha riferito di aver preparato anche buste con 200 mila euro e una volta, precisamente nell'estate del 2007, di aver messo 750 mila euro dentro una scatola di cartone. "Angelini - ha detto l'ex segretaria - non diceva a chi doveva consegnare i soldi pero' a volte diceva che andava a Collelongo, a Chieti, a L'Aquila, a Pescara o a Roma". La donna ha parlato anche dell'episodio del 2 novembre 2007 confermando di aver preparato quattro mazzette da 50 mila euro, di averle messe in una busta blu di carta riciclata e consegnate ad Angelini. "Prima di uscire - ha affermato - fece fotografare i soldi dall'austista e poi disse che stavano andando a Collelongo". La donna ha aggiunto che a volte l'autista andava a consegnare i soldi da solo : "mettiti in posizione di sparo gli diceva Angelini e lui andava". Del Turco ha fatto delle dichiarazioni spontanee ai giudici sostenendo di non aver mai visto l'ex autista di Angelini e di non aver mai chiamato l'ex imprenditore della sanita' : "con questo processo - ha detto - non c'entro niente". Uno dei difensori dell'ex governatore, l'avvocato Giandomenico Caiazza, ha messo in evidenza alcune incongruenze tra le dichiarazioni di oggi e quelle rilasciate in precedenza dalla testimone. La donna ha poi riferito di alcuni incontri in clinica tra Angelini, Camillo Cesarone, ex consigliere regionale, e Antonio Boschetti, ex assessore regionale, sostenendo che in concomitanza il suo ex datore di lavoro le diceva di preparare una busta con 10-15 mila euro: "A volte Angelini usciva dalla stanza e veniva a prendere la busta, altre invece andavamo dentro il suo ufficio a poggiare i soldi sopra il tavolo. Quando erano andati via tutti - ha aggiunto - andavo a mettere in ordine e la busta non c'era piu'". L'ex segretaria ha parlato anche dell'ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga "non e' mai venuto in clinica pero' telefonava una volta al mese. Subito dopo Angelini diceva di preparare una busta con 100 mila euro". Alla testimone ha replicato Conga che ha dichiarato di aver parlato con Angelini solo per motivi di lavoro. La donna ha sostenuto che Angelini riceveva telefonate anche dall'ex assessore regionale alla sanita' Bernardo Mazzocca e dal suo ex segretario Angelo Bucciarelli. "In particolare - ha detto - Bucciarelli mandava dei fax con alcuni nominativi e poi Angelini diceva di far chiamare queste persone per sostenere un colloquio, ma non so se poi sono state assunte".

CARENZA DI PERSONALE IN TRIBUNALE. ARRIVANO IN 26

Sono 26 i lavoratori che usufruiscono di ammortizzatori sociali e che andranno a integrare per un anno il personale del Tribunale di Pescara grazie a un'intesa con la Provincia. "Questa iniziativa - ha ricordato il presidente della Provincia Guerino Testa - e' nata lo scorso anno sul nostro territorio e ora e' stata ripresa dalla Regione che l'ha spalmata su tutto l'Abruzzo. La differenza rispetto al 2010 e' che stavolta i lavoratori impiegati negli uffici giudiziari riceveranno un'indennita' di 500 euro lorde al mese, a carico della Provincia". Ha salutato favorevolmente l'intesa il presidente del Tribunale Antonio Cassano, il quale ha parlato della costante riduzione di organico e delle difficolta' di Palazzo di Giustizia. "Il personale amministrativo e' diminuito di 35 unita' in 3 anni a causa dei pensionamenti, e a questo si aggiunga che ci sono 7 magistrati in meno nonostante i processi complicati in corso, per cui si sta facendo uno sforzo particolare". Mancando il personale amministrativo, ha spiegato Cassano, "si riduce la produzione dei magistrati e scende anche la qualita' del servizio all'utenza. Negli anni a venire, poi, la situazione andra' a peggiorare perche' non si prevedono sostituzioni. Forse in questo modo si potranno contenere le difficolta' e si potra' promuovere una programmazione per migliorare il servizio". Angelo Bozza, presidente della sezione civile, ha parlato dell'arrivo dei 26 lavoratori come di "una boccata di ossigeno". La situazione si fa "drammatica di giorno in giorno perche' l'eta' del personale e' molto elevata e non ci vorra' tanto per vedere andar via vari dipendenti. L'ultimo concorso risale al 1998 e da allora ci sono stati solo trasferimenti tra un Tribunale e l'altro". L'assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Antonio Martorella, ha spiegato che "i fondi a disposizione ammontano a 158mila euro e i lavoratori interessati sono quelli che percepiscono l'indennita' di mobilita' e l'indennita' di mobilita' in deroga. Nell'ambito di questo progetto seguiranno un tirocinio formativo e poi saranno utilizzati in attivita' socialmente utili in Tribunale".

BLITZ POLPOST CONTRO "ANONYMOUS"

Ieri, il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Abruzzo, di Pescara, ha preso parte all’importante blitz condotto dalla Polizia Postale contro Anonymous, il più famoso gruppo internazionale di pirati del web. Come noto, l’operazione, avviata nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno della violazione o creazione di disservizi nei confronti di siti web, è stata condotta dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia Postale, e aveva preso il via qualche mese fa a seguito di una serie di attacchi contro alcuni siti web istituzionali. Avviate le indagini, si è appurato che l’origine di alcuni degli attacchi era localizzata nel territorio di Pescara. Nel corso degli accertamenti svolti, si è scoperto che le connessioni erano partite da un appartamento di Spoltore. Nel corso della perquisizione effettuata presso l’abitazione del soggetto, uno studente liceale di 19 anni, immune da pregiudizi penali, è stata sequestrata l’intera postazione informatica composta da 1 computer portatile e 1 hard disk esterno, ora al vaglio degli investigatori della Polizia Postale per una più approfondita analisi. Sul posto è stata effettuata un’analisi tecnica del modem-router utilizzato dall’interessato che ha confermato il suo diretto coinvolgimento. Il ragazzo, che aveva appena ultimato gli esami di stato, si è assunto ogni responsabilità al riguardo dichiarando di aver aderito in assoluta buona fede al proclama lanciato on line da Anonymous, convinto che tale azione non avrebbe comportato alcuna violazione di legge ma che si sarebbe trattato di una semplice e civile manifestazione di protesta. Al 19enne sono stati comunque contestati i reati di concorso in accesso abusivo e danneggiamento al sistema informatico e interruzione di pubblico servizio.

SCAVALCANO LE BARRIERE SULLA FERROVIA. SUBITO BLOCCATI

Stavano scavalcando le barriere antirumore poste lungo la linea ferroviaria, a Pescara, in un tratto fortemente a rischio per il passaggio dei treni ad alta velocità. Sono stati fortunatamente visti dalla polizia ferroviaria che li ha fermati immediatamente. E' accaduto, ieri pomeriggio, a tre ragazzi di 14 anni che, fermati mentre erano ancora appesi alle barriere, nella parte verso il tracciato ferroviario, sono stati trovati in possesso di bombolette di vernice spray. Dopo i dovuti accertamenti sono stati riaffidati ai loro genitori.

ESTORSIONE: ARRESTATA COPPIA PESCARESE

Due coniugi pescaresi di 37 e 39 anni, incensurati , sono stati arrestati ieri sera dai carabinieri di Montesilvano, con l'accusa di estorsione. I due sono riusciti ad estorcere ottomila euro ad un commerciante del centro di Montesilvano, grazie alla confidenza che la donna era riuscita ad ottenere dall'uomo. La donna è poi arrivata a pretendere soldi dal negoziante, minacciando in caso contrario di denunciarlo per violenza sessuale e di raccontare tutto al suo convivente e alla moglie dell'uomo. Alla vittima non è rimasto dunque che pagare seimila euro in tre tranche. Poi esasperato per altre richieste di denaro, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Montesilvano che ieri sera hanno assistito a distanza alla consegna di altri duemila euro, bloccando la donna, e anche il convivente, risultato complice, e a conoscenza dell'azione criminosa della compagna. I due arrestati sono stati trasferiti nella casa circondariale San Donato.

CHIODI: "MANOVRA FINANZIARIA TROPPO ONEROSA"

"La manovra finanziaria e' troppo onerosa per gli Enti Locali e, in particolare, per le Regioni. Il giudizio della Conferenza delle Regioni e' stato unanimemente di forte preoccupazione, perche' si traduce in un taglio ai servizi per depauperare realta' gia' allo stremo delle forze e minaccia l'attuazione del federalismo". E' il commento del Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alla manovra finanziaria varata dal Governo. "Si tratta - ha aggiunto il Presidente Chiodi - di una discriminazione ingiusta che riteniamo inaccettabile e per la quale pensiamo ad iniziative comuni da mettere in campo per aprire questo confronto con il Governo. L'Abruzzo gia' da tempo ha intrapreso la strada del risanamento finanziario con grande rigore e determinazione dando prova di essere una regione prudente, efficiente e ben avviata verso un percorso virtuoso. Alla luce di questi nuovi dettami si rischia di far pagare agli abruzzesi un prezzo troppo alto". Secondo Chiodi, dunque, ognuno è chiamato a fare la propria parte “in uno sforzo congiunto, cercando di imboccare la medesima direzione di marcia”. E conclude: “questa manovra mette in discussione la sostenibilità dei servizi essenziali: sanità e trasporto pubblico locale. Occorre modificarla per renderla più obiettiva e più vicina ai cittadini senza tuttavia penalizzare la ripresa economica”.

CORRIERE DELLA DROGA ARRESTATO A GIULIANOVA

Un clandestino albanese di 26 anni è stato arrestato ieri, alla stazione di Giulianova,un attimo prima di salire sul treno per Milano, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane aveva nascosto nella sua valigia 6 involucri termosaldati, contenenti 270 grammi di cocaina, sostanza che con ogni probabilità era destinata a rifornire il mercato lombardo. L’operazione, studiata nei particolari, ha consentito alla polizia di bloccare l’uomo prima che potesse salire sul convoglio. Oltre al quantitativo di polvere bianca nascosta in una fodera della valigia, i poliziotti hanno anche sequestrato due schede telefoniche che l’albanese usava per mantenere i contatti con i potenziali clienti. Le schede sono attualmente al vaglio della squadra mobile.

CARTE DI CREDITO CLONATE. 62ENNE ARRESTATO

Un 62enne siciliano ma residente a Pescara è stato arrestato perché trovato in possesso di carte di credito clonate che ha cercato di nascondere nel bagno di un bar all'arrivo della polizia. Alla vista degli agenti, infatti, il siciliano, si è intrufolato nel bagno e ne è uscito dopo qualche minuto. I poliziotti si sono insospettiti e sono andati a perquisire il bagno dove hanno trovato 4 carte di credito senza intestazione. Nell'auto dell'uomo è stata poi trovata un'altra carta di credito. Dagli accertamenti eseguiti in collaborazione con la polizia postale è emerso che tutte le carte erano state clonate e che una aveva un codice portoghese.

FAVORIVANO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA. ARRESTI IN TUTTA ITALIA

Decine di persone accusate di associazione a delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sono state arrestate dalla polizia, in tutta Italia. Le indagini, avviate a maggio del 2010 dopo un consistente aumento di flussi migratori, sono state condotte dal servizio centrale operativo e dalle squadre mobili di Lecce, Bologna e Ravenna, coordinate dalla direzione nazionale antimafia e dalle procure di Bologna e Lecce. Gli arresti sono stati eseguiti in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Calabria, a seguito delle inchieste aperte da diverse procure nazionali. I trafficanti di uomini avevano un vertice operativo in Grecia e in Turchia e diverse cellule sparse sul territorio italiano, che da Roma, Milano, Cremona, Bologna, Bergamo, Brescia, Teramo, Ascoli e Bari, smistavano gli uomini, per lo più di origine afghana, irachena, pachistana e indiana, in Germania, Svizzera, Danimarca, Austria, Francia e Belgio. I migranti, che arrivavano in Italia con piccole imbarcazioni erano in costante pericolo di vita per le modalità con cui avvenivano i viaggi. Ora gli arrestati dovranno rispondere tutti del reato di associazione a delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

DROGA: 3 GIOVANI DENUNCIATI

Tre giovani, domiciliati a San Valentino, in Abruzzo Citeriore, sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Alanno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I tre, dei quali uno minorenne ed altri due di 19 anni, a bardo della loro Opel Corsa, erano stati fermati, durante la notte per un controllo, ma visto il loro evidente stato di agitazione i militari li hanno sottoposti a perquisizione personale e veicolare. Sono così stati trovati in possesso di un involucro in cellophane contente 55 grammi di marjuana e hashish, occultati sotto il sedile lato passeggero. La successiva perquisizione domiciliare ha dato esito negativo e pertanto i tre giovani, tutti incensurati, sono stati solo denunciati, con contestuale segnalazione alla Procura dei Minori dell’Aquila per la posizione del minorenne.

MALTEMPO: CROLLO STRADALE NELL'AQUILANO

Un cedimento del manto stradale si é registrato ieri lungo la strada provinciale che porta alla frazione di Stiffe, nel comune di San Demetrio, nell'aquilano, dove sono state da poco riaperte le famose grotte. All'altezza della frazione Tussillo, del comune di Villa sant'Angelo la strada ha ceduto, molto probabilmente a causa della fitta pioggia che si è abbattuta sulla zona. Nel punto dove è avvenuto il cedimento erano in corso alcuni lavori di sistemazione. Sul posto sono intervenute squadre di carabinieri, polizia e vigili del fuoco e si sono avuti contatti anche con la Protezione civile. Si sta occupando della situazione il sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi.

TENTANO RAPINA: 5 ARRESTI NELLA MARSICA

Tentano di rapinare una banca con cappellini, scalda colli e taglierini ma vengono bloccati e arrestati dai carabinieri dell'Aquila in collaborazione con le compagnie di Avezzano e Tagliacozzo. In manette sono finite, ieri, cinque persone. Tre di loro, poco prima della chiusura antimeridiana, sono arrivati davanti all'agenzia della Banca di Credito Cooperativo di Roma con una Fiat Uno rubata il giorno prima ad Avezzano. Hanno fatto irruzione nell'istituto di credito per prendere i soldi e fuggire insieme ai loro complici che si trovavano fuori. Una volta dentro, però, uno dei tre e' stato subito bloccato da due carabinieri in abiti civili che erano in banca mentre gli altri due sono stati fermati dagli altri militari, che si trovavano nei paraggi. Un quarto uomo, invece, e' stato raggiunto mentre aspettava gli altri tre a bordo di un'auto "pulita" con cui fuggire. Il quinto, infine, e' stato preso ad Avezzano. Gli arrestati si trovano ora nel carcere di Avezzano a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica, Maurizio Cerrato, che gia' da alcuni mesi stava indagando sui casi di rapine nella Marsica.

martedì 5 luglio 2011

RINVIATA UDIENZA ACA

E' stata rinviata al 6 dicembre prossimo, per difetto di notifica, l'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, relativa all'inchiesta su presunte assunzioni clientelari all'Aca. L'inchiesta, partita anni fa da alcuni esposti dell'associazione "Codici" Abruzzo, conta due imputati: il direttore generale dell'Azienda, Bartolomeo Di Giovanni e l'ex presidente Bruno Catena. Entrambi devono rispondere di abuso d'ufficio. Le indagini sono state coordinate dal pm Valentina D'Agostino.

FULMINE PROVOCA UN INCENDIO A PESCARA

Quattro squadre dei Vigili del Fuoco di Pescara sono impegnate nelle operazioni di spegnimento di un incendio scoppiato nel tetto di un'abitazione, in zona Rancitelli, colpito da un fulmine durante il nubifragio che in mattinata ha interessato la zona. La situazione, fanno sapere dalla sala operativa, è sotto controllo e il rogo non ha causato danni alle persone. Un altro fulmine ha colpito, invece, dei contatori dell'elettricità, in un condominio nei pressi della Pineta di Pescara. Anche in questo caso è scoppiato un incendio. Il nubifragio ha inoltre provocato allagamenti in diverse aree della città e dell'entroterra pescarese.

ARRESTATO "IL FALCO", INVASORE DI CAMPI DA CALCIO

I carabinieri della compagnia di Montesilvanohanno arrestato, ieri, Mario Ferri, detto il Falco, il 23enne noto in Italia e all'estero per le sue invasioni dei campi di calcio con addosso la maglietta di Superman. I militari dell'Arma hanno notificato al giovane un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari come aggravamento della misura dell'obbligo di dimora, considerato che il Falco e' stato fermato piu' volte fuori da Montesilvano. Il provvedimento e' del Tribunale di Firenze. Non e' la prima volta che Ferri e' sottoposto a misure cautelari a seguito delle sue imprese sui campi di calcio di tutto il mondo.

VIOLENTO NUBIFRAGIO SULLA COSTA CHIETINA

Un violento nubifragio si e' abbattuto questa mattina sulla costa chietina, causando allagamenti e disagi alla circolazione stradale. Accompagnata da fulmini e colpi di vento, la pioggia e' stata particolarmente intensa nel Vastese, dove si registrano allagamenti in scantinati a Vasto e San Salvo Marina , ma anche a Casalbordino Lido. In tutta la provincia i vigili del fuoco sono al lavoro per aiutare i cittadini a sgomberare dall'acqua i seminterrati, mentre sulla riviera di Vasto molti tombini sono saltati sulle strade per la pressione dell'acqua. Dal comando provinciale di Chieti confermano che il centralino e' subissato di richieste d'intervento. Sulle principali strade della provincia non si segnalano incidenti, anche se il traffico, anche sulla A14, e' stato rallentato dall'intensita' del fenomeno.

DROGA: 12 MISURE CAUTELARI

Dalle prime ore dell'alba i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano stanno dando esecuzione a 12 misure cautelari personali, di cui 6 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 3 all'obbligo di dimora. I reati contestati agli indagati sono inerenti lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti di tipo cocaina e eroina. Le indagini, che sono state effettuate nel periodo tra il mese di ottobre 2009 e quello di luglio 2010, sono state svolte prevalentemente nella citta' di Montesilvano, interessando però anche il comune e la provincia di Pescara e quella Chieti. I carabinieri, guidati dal capitano Enzo Marinelli hanno scoperto che l'attivita' di spaccio faceva capo ad un'intera famiglia di rom. Nello specifico i capostipiti erano aiutati dai figli e dai nipoti minorenni. Gli investigatori hanno riscontrato una serie di cessioni di cocaina ed eroina a tossicodipendenti della zona o ad altri spacciatori che poi a loro volta provvedevano a rifornire l'area di Pescara e Chieti. Complessivamente nel corso delle indagini e' stato sequestrato un chilo di droga. Nell'ambito dell'operazione sono indagate in totale 42 persone. Ad alcuni indagati e' contestata anche l'aggravante di aver commesso il reato avvalendosi di persone minorenni. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Pescara Maria Michela Di Fine su richiesta del pm Annalisa Giusti.

PESCARA: TRE RUMENI ARRESTATI PER RISSA

Tre rumeni sono stati arrestati dal personale della squadra volante, a Pescara, con l'accusa di rissa aggravata. I tre avrebbero partecipato, ieri pomeriggio, ad una rissa che ha visto coinvolti sei persone. La discussione sarebbe nata per futili motivi e avrebbe visto due gruppi contrapposti. All'arrivo della polizia tre persone sono fuggite. Gli altri tre sono stati bloccati e arrestati.

lunedì 4 luglio 2011

CONCORSO ARTA: TRE INDAGATI

Tre persone sono indagate per falso ideologico in relazione ad un concorso espletato dall'Arta, Agenzia regionale di tutela ambientale. Le indagini sui concorsi all'interno di questo ente vanno avanti da mesi, dopo la presentazione di alcuni esposti che presumibilmente parlavano di assunzioni pilotate, e nelle ultime ore la squadra mobile di Pescara ha effettuato delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e negli uffici. Gli indagati sarebbero due persone interne all'Arta e una persona assunta proprio a seguito di un concorso. Sarebbe stato acquisito del materiale, anche a livello di hard disk. Nei mesi scorsi c'era stata gia' una acquisizione documentale. Il pm che coordina le indagini e' Gennaro Varone.

DUE PESCARESI IN MANETTE PER FURTO

Due pescaresi, di 29 e 34 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri, a Pescara, per furto aggravato in concorso. Sono stati sorpresi dai militari, intorno alle 2, mentre caricavano casse di vino, birra e altre bibite nel bagagliaio di un'auto, una Opel Tigra, parcheggiata davanti a un ristorante. Per entrare nel locale hanno rotto una porta e uno dei due e' rimasto ferito. La refurtiva, del valore di mille euro, e' stata restituita al proprietario del ristorante.

DENUNCIATO IL LADRO DI "GRATTA E VINCI"

Un computer portatile di ultima generazione incastra il ladro dei "Gratta e Vinci". Un albanese ventenne clandestino ospite di un connazionale in un appartamento a Nereto e' stato denunciato dai carabinieri della locale stazione per furto e ricettazione. Il giovane aveva in casa refurtiva di valore per un ammontare di circa 15mila euro. Si tratta di scarpe firmate, Playstation, computer portatili, gioielli e Gratta e Vinci tutti grattati, rubati tempo fa in negozi e appartamenti del circondario. L'albanese potrebbe essere infatti l'autore della serie di furti nei bar, l'ultimo dei quali commesso due notti fa a Garrufo di Sant'Omero dove sono stati asportati contanti, Gratta e Vinci e sigarette. di queste ultime i militari non hanno trovato traccia mentre sono stati trovati numerosi tagliandi grattati della lotteria istantanea.

DUE ARRESTI A SILVI MARINA

I carabinieri di Silvi Marina hanno arrestato un ragazzo di 29 anni originario di Napoli ma residente a Montesilvano e un'altro di 27 anni di Silvi, entrambi gia' noti alla giustizia. I militari dovevano notificare al 29enne, ospite in casa del secondo giovane, una ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, per una condanna pari a 4 mesi e 3 giorni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri hanno pero' deciso di perquisire la casa. Infatti sono stati trovati complessivamente 57 grammi di cocaina e due pistole scacciacani prive del tappo rosso con relativo munizionamento a salve. Per di piu', e' stato anche accertato che il 27enne occupava abusivamente la casa popolare di proprieta' del Comune di Silvi dove alloggiava, pertanto sono state fatte le dovute segnalazioni alle autorita' competenti. Il 27enne e' stato quindi arrestato in flagranza di reato con l'accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di arma giocattolo.

TERAMO: FATTURE GONFIATE E 20 INDAGATI

Fatture gonfiate e venti persone indagate è il risultato di un'inchiesta che fa tremare il mondo teramano dello sport e degli sponsor. L'evasione fiscale accertata finora sfiora la cifra record di 10 milioni di euro d'imponibile. L'hanno scoperta in città le Fiamme Gialle che sono entrate nelle sedi delle società sportive e nelle aziende che le sponsorizzano per sequestrare libri contabili e una montagna di fatture gonfiate.

PENSIONATO MUORE NELL'ATTESA DELLA PENSIONE DI INVALIDITA'

Muore nell'attesa di vedersi riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità. E' quanto è successo a un pensionato di Chieti che circa due anni fa aveva presentato ricorso contro la decisione della Asl di non concedergli l'assegno di accompagnamento. Nella prima udienza di giugno 2009, il giudice dà 90 giorni di tempo al medico legale per consegnare la relazione . Dopo sei mesi la relazione non viene però depositata e il giudice del lavoro aggiorna l'udienza di altri sei mesi. Nel giugno del 2010 la perizia non viene ancora effettuata. Scatta la diffida e l'ultimatum al settembre 2010, pena la revoca dell'incarico al perito inadempiente. Tutto inutile, la perizia non arriva, si nomina un nuovo consulente e si aggiorna l'udienza al novembre 2010. Con scarso successo. Per problemi al software, si giustifica il nuovo perito, la relazione non è pronta. Il giudice nomina un terzo perito, l'udienza è aggiornata al marzo 2011. Ma ancora una volta la consulenza non arriva. Il pensionato intanto muore. Il suo avvocato ha deciso di denunciare i medici legali.

PROVOCA INCIDENTE E FUGGE

Provoca un incidente e invece di soccorrere l'automobilista ferita fugge ma la polizia municipale lo rintraccia poco dopo e lo arresta. E' quanto accaduto a un 20enne di San Salvo che è finito in manette con l'accusa di omissione di soccorso. Dopo aver passato la domenica in cella questa mattina il ragazzo è comparso davanti al Gip del Tribunale di Vasto per la convalida dell'arresto. Il suo difensore, l'avvocato Antonello Cerella, ha ottenuto la scarcerazione del ragazzo. «Ha sbagliato per paura. E le responsabilità del sinistro sono ancora da chiarire», dice il difensore.

CASO REA: PAROLISI ATTESO OGGI A LAVORO

E’ atteso per oggi il ritorno in caserma di Salvatore Parolisi, vedovo di Melania Rea e unico indagato per la sua morte. L'uomo, istruttore di reclute femminili presso il 235^ reggimento Piceno di Ascoli, potrebbe chiedere un'ulteriore licenza o un periodo di ferie, magari in attesa di un trasferimento in altra sede. Intanto gli inquirenti continuano a lavorare senza sosta, in attesa dei risultati delle analisi dei Ris e della relazione del medico legale Adriano Tagliabracci, che dovrebbe essere consegnata in questi giorni. Venerdì scorso, infatti, i Carabinieri hanno svolto un altro sopralluogo nel bosco di Ripe di Civitella, dove è stato ritrovato il cadavere di Melania, per acquisire ulteriori elementi circa le modalità dell'omicidio. L'ipotesi più accreditata è che il corpo sia stato trasportato nel bosco dopo l'accoltellamento a morte avvenuto in un'altra località. La famiglia Rea, dal canto suo, è sempre più distante da Salvatore. Né i genitori di Melania, né il fratello Michele riescono a credere che lui sia l’assassino, ma vogliono che parli perché «Qualcosa sicuramente sa».

sabato 2 luglio 2011

STRADA PARCO: UNA SOLA AUTO PARCHEGGIATA

Solo un automobilista ha usufruito, oggi, del parcheggio sulla strada parco di Pescara. Il nuovo parcheggio, che conta circa 1000 posti, e' stato attivato dal Comune per fronte alla carenza di posti auto per i bagnanti che frequentano la spiaggia ma la pioggia che cade in citta' da molte ore ha impedito a chiunque di avvicinarsi alla riviera per cui un solo cittadino si e' presentato con la macchina sulla strada parco, e per di più si tratta di un residente. Nel frattempo la scelta del Comune di aprire questa via alle auto continua a sollevare polemiche.

BIMBA MANGIA OMOGENEIZZATO E FINISCE IN OSPEDALE

Una bimba di nemmeno due anni e' stata ricoverata ieri pomeriggio all'ospedale di Pescara, in Pediatria, a causa di un malore avvertito subito dopo aver mangiato un omogeneizzato. La piccola è stata subito trasportata dai genitori al Santo Spirito, dove e' stata ricoverata e sottoposta alla profilassi prevista in caso di intossicazione. Ora le sue condizioni sarebbero migliorate ma e' ancora sotto controllo. A quanto pare nel vasetto, acquisito dopo l'allarme, c'era una massa nerastra non meglio identificata per cui sono scattati tutti gli accertamenti del caso. Sara' l'Istituto zooprofilattico, nei prossimi giorni, a esaminare il contenuto della confezione mentre i carabinieri dei Nas avrebbero effettuato un controllo nel supermercato dove e' stato acquistato l'omogeneizzato ed eseguito il sequestro cautelativo di alcune confezioni.

RUBANO CARTA DI CREDITO. IN MANETTE DUE NAPOLETANI

Due napoletani, di 29 e 33 anni, residenti nel pescarese sono stati arrestati perchè accusati di aver fatto spese con una carta di credito rubata negli uffici dell'Inail, prelevata dalla borsa di una dipendente. Gli acquisti effettuati, relativi a capi di abbigliamento e accessori griffati, ammontavano a duemila euro.I due presunti autori sono stati individuati dalla polizia grazie alle telecamere dei negozi in cui hanno comperato la merce. La denuncia della vittima era stata effettuata il 5 aprile.

FILMAVA LE DONNE SOTTO LE GONNE. DENUNCIATO

Un trentenne di Lanciano é stato denunciato dai Carabinieri per violazione alla privacy e molestie alle persone perché colto in flagranza mentre con una microtelecamera filmava, all'interno di un supermercato, sotto le gonne delle donne. La telecamera era all'interno di un borsello che l'uomo avvicinava alle signore. Il trentenne è stato notato da un vigilantes che ha avvisato le forze dell'ordine. Una volta sequestrata la microtelecamera i carabinieri hanno scoperto che erano già sei le vittime filmate nelle parti intime, le quali non sono state ancora identificate. Il giovane ha ammesso di aver bisogno di terapie per curare tali disturbi della personalità.

ARRESTATO GIOVANE PUSHER NEL TERAMANO

Un giovane pusher di 19 di Sant'Egidio alla Vibrata è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri della zona. Il ragazzo, colto in flagrante mentre spacciava hashish nel Parco della Musica, il parco giochi preferito dai ragazzini e dalle famiglie santegidiesi, sotto gli occhi di mamme e bambini, è stato trovato in possesso di 50 grammi di hashish suddivisi in un panetto da 40 grammi circa ed in 5 involucri da 2 grammi ciascuno. La droga era nascosta negli slip. Ai militari che lo avevano fermato ha detto che non aveva nulla da dichiarare, ma dalla perquisizione sono saltati fuori droga e 400 euro in contanti provento dello spaccio. A parlare e ad incastrare il pusher e' stato un tossicodipendente che poco prima aveva acquistato l'hashish. Infine, oltre alla droga ed al contante, i carabinieri hanno trovato dietro ad una siepe anche un bilancino di precisione.

ACCOLTELLA UN UOMO DURANTE UNA LITE. DENUNCIATO

Una lite per vecchi rancori che rischiava di finire in tragedia. Durante una discussione due uomini iniziano a darsi dei ceffoni, poi all'improvviso, uno dei due afferra un coltello da cucina e colpisce l'altro ferendolo a un braccio. E' accaduto a Cappelle sul Tavo, davanti al bar della piazza, nella serata di ieri, poco dopo la mezzanotte. Immediato l'intervento dei carabinieri che hanno subito bloccato l'aggressore e soccorso il ferito, che per fortuna ha solo riportato un lieve taglio e per questo non ha ritenuto necessario recarsi al pronto soccorso. L'aggressore, un 48enne di Cappelle, pregiudicato, è stato denunciato per porto abusivo di arnesi atti ad offendere e lesioni.

SEQUESTRO CROCS CONTRAFFATTE NEL TERAMANO

La Guardia di Finanza di Giulianova, nel corso di un'operazione contro il commercio di articoli contraffatti, ha sequestrato 10.446 paia di sandali e ciabatte da mare, del noto marchio Crocs. L’operazione ha coinvolto tre punti vendita ed il centro di distribuzione, nella Provincia di Teramo, di una conosciuta azienda specializzata di vendita al dettaglio di calzature ed abbigliamento sportivo. A quanto pare i prodotti sequestrati provengono da una società emiliana. L’azienda teramana ispezionata, su richiesta della Guardia di Finanza in attuazione delle direttive dell’Autorità magistratuale, ha offerto la più ampia collaborazione, rintraciando altre 29.000 paia di calzature in vendita in altri negozi fuori Regione, portando il numero complessivo di Crocs sequestrate a 40mila. Il sequestro della merce rappresenta il passo successivo di un'operazione già avviata nel mese scorso, nel corso della quale erano stati sequestrati analoghi articoli. L’operazione della Guardia di Finanza si è conclusa con il sequestro di tutta la merce e la denuncia del titolare dell’azienda alla Procura della Repubblica di Teramo, che dirige le indagini, per il reato di vendita di prodotti contraffatti. Nel frattempo sono state avviate mirate indagini per risalire all’intera filiera del falso e per verificare eventuali responsabilità di altri soggetti.

OMICIDIO REA. SI CONFIDA L'AMANTE DI PAROLISI

Salvatore Parolisi "e' innocente e voleva bene alla moglie Melania, la quale non ha mai minacciato ne' lui ne' me". Lo ha affermato Ludovica Perrone, la soldatessa amante di Parolisi, unico indagato per l'omicidio Rea, in un'intervista andata in onda ieri sera nella trasmissione Quarto Grado. "Ho sofferto molto e mi sono sentita presa in giro. Lui ha sbagliato con lei e anche con me. Pero' questo non vuol dire che sia un assassino". La soldatessa conferma poi di aver ricevuto due telefonate da Melania e spiega: "Salvatore ha sempre parlato bene della moglie ed era innamorato di lei, come lei molto di lui. Quando poi, nel secondo anno della nostra relazione, mi disse che si era deciso ad avere una relazione stabile con me, mi chiese del tempo dato che non voleva farla soffrire. Mi ha preso in giro - aggiunge - perche' quelle promesse non erano vere, ma sono certa che non e' stato lui".

AFGHANISTAN: UN'ALTRA VITTIMA TRA I MILITARI ITALIANI

Un militare italiano, probabilmente napoletano, ha perso la vita in Afghanistan, in seguito all'esplosione di un ordigno. L'attentato è avvenuto nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 chilometri a ovest di Bakwa. La bomba che era stata posizionata lungo la strada, è esplosa al passaggio del mezzo su cui viaggiavano i soldati. Il militare rimasto ucciso era il conducente del mezzo blindato saltato su un Ied, uno di quei micidiali ordigni esplosivi improvvisati che provocano continue vittime in Afghanistan, soprattutto tra i civili. Anche un secondo militare era a bordo del blindato ma le sue condizioni non dovrebbero essere gravi: è solo rimasto ferito a una gamba.

venerdì 1 luglio 2011

SISMA; CROLLO OSPEDALE, CALCOLI FATTI AD OCCHIO

E' stata aggiornata al 2 dicembre, l'udienza dibattimentale che vede imputati con l'accusa di disastro colposo quattro persone, tra tecnici, progettisti e collaudatori dell'ospedale "San Salvatore" dell'Aquila, la cui realizzazione e' cominciata negli anni settanta ed e' costata circa 100 milioni di euro. Crollo entrato nella maxi-inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila dopo il tragico evento di due anni fa. Il terremoto aveva provocato il crollo di parti della struttura, determinando disagi e polemiche, con la conseguenza che molti dei feriti erano stati addirittura curati e medicati all'aperto, a pochi passi dalle strutture pericolanti. Nell'udienza di questa mattina, si e' costituita parte civile l'associazione "Cittadinanza Attiva Onlus" che ha chiesto un risarcimento di 50 mila euro. Come testi del pm sono stati ascoltati un operaio che aveva svolto piccoli lavori negli anni '80 nella fase di edificazione del nosocomio e un ingegnere , responsabile della Sezione di polizia giudiziaria del Corpo dei vigili del fuoco dell'Aquila. Il primo ha parlato di "lavori sporchi" ovvero di come fosse consuetudine all'epoca dei fatti, diluire molto il calcestruzzo "per consentire il passaggio del cemento nelle forme armate". L'operaio ha parlato di altre gravi irregolarita' sempre nelle fasi iniziali di costruzione del "San Salvatore". L'ingegnere ha invece ripercorso le fasi dei sopralluoghi e delle verifiche nella fase delle indagini preliminari, insieme ai consulenti della Procura e dei militari del Gico della Guardia di Finanza che ha seguito l'inchiesta. Il pm titolare dell'inchiesta, Fabio Picuti, ha parlato di "calcoli sui pilastri eseguiti ad occhio" facendo riferimento all'impossibilita' nella fase delle indagini preliminari di poter acquisire la scheda tecnica sui calcoli strutturali dei pilastri redatta dal professionista. Di qui l'idea del pm che in realta' sui pilastri non era stato fatto nessun calcolo scritto.

SANITOPOLI: ASCOLTATO EX AUTISTA ANGELINI

Prosegue il processo Del Turco. Oggi è stata la volta dell'ex autista di Angelini, Dario Sciarrelli, il quale ha raccontato ai giudici del tribunale collegiale di Pescara di aver accompagnato diverse volte Angelini a casa di Del Turco a Collelongo e due volte a Roma, in via del Babbuino. In particolare ha parlato del viaggio del 2 novembre del 2007 a Collelongo sostenendo che l'ex titolare della clinica Villa Pini in quella circostanza porto' all'ex governatore una busta chiusa contenente quattro mazzette di soldi e che quando torno' in macchina aveva una busta con le mele. Sciarrelli ha confermato di aver scattato, sempre in quell'occasione, delle foto, che gli sono state mostrate in aula con un proiettore. Il testimone ha riferito di essere andato anche da solo a portare una busta a Del Turco oltre che a Collelongo alla sede della Regione all'Aquila. Sciarrelli ha parlato poi di una cena a Collelongo in cui era presente anche Camillo Cesarone e ha rivelato che negli ultimi periodi Angelini si sentiva preso in giro ed era arrabbiato. Durante l'ultimo viaggio insieme, infatti, Angelini avrebbe dichiarato: "Speriamo di non dover mai utilizzare queste foto perche' vuol dire che siamo in rovina, perche' mi hanno ammazzato". Prima della testimonianza dell'ex autista il collegio ha ammesso tutte le prove documentali, i testi, e ha riservato l'acquisizione del rapporto dei Nas in concomitanza con la loro audizione. Sulla richiesta di acquisizione del rapporto da parte dell'accusa, in mattinata, a margine dell'udienza, c'e' stato uno scambio di battute tra il procuratore capo Nicola Trifuoggi e uno dei difensori di Del Turco, l'avvocato Giandomenico Caiazza, che si era opposto alla richiesta sostenendo che prima bisogna far testimoniare i Nas e poi procedere all'acquisizione. Tra i testimoni oggi e' stato ascoltato anche un consulente informatico della procura che ha riferito sui dati tecnici delle foto scattate da Sciarrelli. In più,per la prima volta, era presente in aula Vincenzo Angelini, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. L'ex governatore Del Turco ha invece risposto alla domanda dei cronisti sull'assoluzione di Giovanni Pace: "l'unico sentimento che posso esprimere - ha detto- e' un sentimento di invidia. E' la fine - ha aggiunto - dell'infallibilita' dell'oracolo di Chieti".

ASSOLTO IL MAGISTRATO VASTESE

Il magistrato vastese, Antonio La Rana, è stato assolto dall'accusa di tentata concussione e abuso d'ufficio dal tribunale di Bari. Secondo i giudici pugliesi, competenti per territorio a giudicare i colleghi abruzzesi, il fatto non sussisterebbe. Gli episodi contestati a La Rana, oggi in servizio quale sostituto procuratore presso la Corte d'Appello di Campobasso, riguardavano in particolare il presunto suo interessamento alle nomine al consorzio industriale di Vasto e i presunti abusi in due inchieste condotte dal magistrato a Vasto: una sul piano regolatore generale, l'altra sulla ristrutturazione dei palazzi scolastici di corso Italia. Stamane a Bari le vicende sono state ricostruite davanti al collegio giudicante, presieduto da Giovanni Mattencini. I legali del magistrato vastese, Vittorio Rizzi e Raffaele Quarta, hanno chiesto e ottenuto l'assoluzione piena del loro assistito. Il magistrato vastese e' atteso ora da un'altra udienza, questa volta davanti al gip del Tribunale di Vasto. L'11 luglio prossimo La Rana comparira' davanti al giudice assieme ad altre undici persone, coinvolte, a vario titolo, in presunti casi di favoreggiamento, abuso, rivelazione di segreto d'ufficio, accesso abusivo ai servizi informatici della procura e calunnia.

INCIDENTE STRADALE: MUORE 64ENNE

Un incidente stradale si e' verificato intorno alle 17,30 di oggi sulla Statale provinciale 8 nel comune di Sant'Omero. Nell'impatto sono rimasti coinvolti due autovetture ed un camion e un uomo di 64 anni, di Collerenti di Bellante, è deceduto durante il trasporto in ospedale. Sul posto sono arrivati il 118, i vigili del fuoco ed i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica. Delle indagini si occupa la polstrada di Giulianova.

SCHIANTO SULLA STATALE 153

Un incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio sulla strada statale 153, tra Ofena e Capestrano. Un'auto proveniente da Montesilvano con a bordo una famiglia di quattro persone si e' schiantata frontalmente con una Bmw che proveniva in senso opposto, guidata da un 30enne. Nel violento urto sono rimasti tutti feriti ma non in maniera grave e trasportati al pronto soccorso per le cure necessarie

REA: GIP NEGA INCIDENTE PROBATORIO

Incidente probatorio respinto anche dal Gip di Ascoli Piceno Carlo Calvaresi nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Melania Rea. La richiesta era stata avanzata dai difensori di Salvatore Parolisi, indagato a piede libero per l'omicidio della moglie, che chiedevano l'intervento di "un giudice terzo". Sia la Procura di Ascoli che la famiglia Rea, attraverso il legale , si erano opposti alla richiesta.
 
 

DUE ARRESTI PER SPACCIO

Un marocchino di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri nel corso di un blitz in un casolare abbandonato del Fucino. Il giovane, senza fissa dimora e senza permesso di soggiorno, è stato trovato in possesso di sette dosi di cocaina per un peso complessivo di sei grammi e mezzo e rinchiuso nel carcere di Avezzano. E sempre i carabinieri di Avezzano hanno tratto in arresto un 39enne perché sorpreso, a bordo della sua auto,  con cinque dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa tre grammi e mezzo. Nell'auto aveva una somma in contanti, in banconote di vario taglio, pari a 735 euro, probabile provento dell'attività di spaccio.

RIFIUTA L'ALCOLTEST E AGGREDISCE I CC. ARRESTATO TERAMANO

Un 25enne residente a Corropoli e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica con l'accusa di aggressione a pubblico ufficiale. Celibe e senza un'occupazione, il ragazzo, e' stato fermato dai militari mentre era alla guida della sua vettura. Secondo i militari era visibilmente ubbriaco e per questo lo avevano invitato a sottoporsi all'alcol test. L'uomo si e' rifiutato ed ha dato in escandescenze aggredendo i militari che hanno riportato ferite lievi. Per questo e' stato arrestato e gli e' stata ritirata anche la patente di guida mentre l'autovettura e' stata consegnata ad un familiare dell'arrestato.

DUE ARRESTI PER DROGA NEL TERAMANO

Un 25enne senegalese e un 40enne di Pineto trovati in possesso di 500 g di marijuana sono stati arrestati oggi nel teramano, dalla guardia di finanza. I militari, con l'impiego delle unita' cinofile della Compagnia di Giulianova, in due distinte operazioni di servizio, hanno infatti sequestrato oltre mezzo chilo di marijuana, trovata a bordo delle autovetture dei due, bloccate per un controllo. Il senegalese prima e l'italiano poi, sono stati condotti presso la caserma per formalizzare l'arresto. Il senegalese aveva l'obbligo di firma, in alcuni giorni della settimana, presso un commissariato di Roma.

NON PAGANO IL CONTO. DENUNCIATI 6 ROMENI

Sei cittadini romeni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica dell'Aquila, dai carabinieri della Stazione di Lucoli. Cinque uomini e una donna, tutti di età compresa tra i 25 ed i 35 anni, dopo aver occupato per quindici giorni alcune camere dell'albergo "Campo Felice", sono andati via senza pagare il conto. I romeni dicevano di essere in citta' per aggiudicarsi alcuni lavori di edilizia. Uno di loro si spacciava per titolare di un'impresa edile, risultata poi inesistente. Il gruppo non e' nuovo a questo tipo di attivita'. Gia' in passato sono stati denunciati per analoghi reati dalle Stazioni Carabinieri di Assergi e di Paganica, nonche' da altro Comando Arma della provincia di Trento.

CARTE DI CREDITO CLONATE. 26 ARRESTI

Ventisei persone, appartenenti a un'associazione a delinquere finalizzata alla clonazione e all' utilizzo indebito di carte di credito, sono state arrestate dalla Polizia postale "Abruzzo" di Pescara, in collaborazione con i compartimenti regionali di Lazio, Campania e Puglia. Le indagini della sezione Polizia Postale di Teramo sono partite da accertamenti in alcuni esercizi commerciali del teramano in merito allo strano utilizzo di carte di credito clonate, che lasciava presupporre l'esistenza di una ben organizzata associazione criminale. I componenti dell'associazione, italiani e romeni, da quanto emerso dalle indagini, si procuravano i codici delle carte tramite i cosiddetti 'skimmer', delle apparecchiature elettroniche installate sugli sportelli bancomat, o provenienti via posta elettronica dagli Stati Uniti, che poi trasferivano su carte comuni dotate di banda magnetica e le usavano in negozi di persone compiacenti situati in prevalenza a Roma e Napoli, e nelle province di Teramo, Bari e Foggia. I beni acquistati con questo sistema sono di vario genere: abbigliamento, telefonia, informatica, articoli musicali. Le "strisciate" con le carte clonate avvenivano anche in stazioni di servizio, alberghi, ristoranti e sexy shop, ed erano i titolari stessi ad eseguire le strisciate senza che venisse effettuato alcun acquisto. L'attivita' della polizia ha consentito di scoprire che venivano effettuati acquisti, o meglio finti acquisti, anche in piena notte, quando il negozio era chiuso, e ripetuti pagamenti sono stati effettuati alternando svariate carte sullo stesso apparecchio P.O.S., fino a quando l'operazione andava a buon fine. Sono anche risultati pagamenti di importi elevati incompatibili con la tipologia del negozio, come gli acquisti da 1.585 o 1.200 euro in una copisteria. L'hotel abruzzese da cui e' partita l'indagine, ad esempio, ha incassato 27mila euro con diverse transazioni. Sono stati definiti anche i ruoli dei componenti della banda: il capo era un cittadino romeno, arrestato a Roma, che distribuiva i codici delle carte di credito tra le varie cellule dislocate sul territorio nazionale, e per ogni gruppo c'era un referente territoriale, ma i responsabili regionali sono ancora latitanti. Dei 26 arresti ne restano da eseguire 7. La polizia presuppone che dietro alcuni associati di elevato spessore criminale ci possano essere dei collegamenti con la camorra e la sacra corona unita, sui quali si sta lavorando. I codici delle carte di credito usati illegittimamente sono circa 1.000, e le carte oggetto di clonazione sono state emesse prevalentemente da istituti di credito americani, cinesi, giapponesi ed europei ma non italiani. Il volume di affari della banda appena smantellata e' di circa due milioni e mezzo di euro, di cui 500mila sono andati in porto prima che la polizia postale cominciasse la sua attivita'. Le misure cautelari ,11 in carcere e 15 ai domiciliari, sono cosi' suddivise sul territorio nazionale: 15 a Roma, 6 in provincia di Foggia, 2 in quella di Teramo (oltre l'albergatore c'e' il capo cellula), 2 in quella di Bari e una a Napoli. Nel corso dell'operazione, che e' stata denominata "Easycode" cioe' codice facile, sono state sequestrate carte di credito clonate, una BMW 320, personal computer, apparecchiature elettroniche per la riscrittura delle carte magnetiche, telefonini, assegni, ricevute di pagamenti esteri e altra documentazione cartacea e su supporto informatico. Sotto sequestro anche 11 grammi di hascish. L'operazione arriva a conclusione di un'indagine, coordinata dal pm David Mancini, della Procura Distrettuale della Repubblica dell'Aquila, e condotta dalla Polizia Postale di Teramo.