L'inchiesta della magistratura sul depuratore di Pescara riguarda, tra l'altro, la gara per l'adeguamento dell'impianto e la sua gestione per 23 anni. Diversi passaggi dell'iter seguito per questo appalto milionario sono infatti ritenuti irregolari dalla Procura, dall'espletamento della gara all'aggiudicazione della stessa.
Nel mirino degli inquirenti il profitto ottenuto dalla ditta che ha vinto l'appalto, che avrebbe poi affidato ad altre imprese i servizi di trasporto e smaltimento di fanghi di depurazione provenienti dall'impianto di Pescara senza promuovere alcuna gara e questi servizi sarebbero stati espletati senza le necessarie autorizzazioni.
I fanghi o non venivano trattati oppure lo erano in modo non adeguato per l'avvio al compostaggio. Nonostante questo, pero', si procedeva comunque alla vendita del compost.
Lo smaltimento sarebbe avvenuto in quantita' di gran lunga superiori a quelle consentite.
ndm
Nel mirino degli inquirenti il profitto ottenuto dalla ditta che ha vinto l'appalto, che avrebbe poi affidato ad altre imprese i servizi di trasporto e smaltimento di fanghi di depurazione provenienti dall'impianto di Pescara senza promuovere alcuna gara e questi servizi sarebbero stati espletati senza le necessarie autorizzazioni.
I fanghi o non venivano trattati oppure lo erano in modo non adeguato per l'avvio al compostaggio. Nonostante questo, pero', si procedeva comunque alla vendita del compost.
Lo smaltimento sarebbe avvenuto in quantita' di gran lunga superiori a quelle consentite.
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