sabato 24 maggio 2008

SCANDALO ACQUA: BOTTA E RISPOSTA TRA AMBIENTALISTI E ACA

Dopo la conclusione delle indagini preliminari sulle discariche tossiche di Bussi sul Tirino e l'acqua potabile inquinata attinta dai pozzi di Campo Sant'Angelo, le associazioni Wwf, Abruzzo social forum e Marelibero chiedono interventi precisi alle autorita' locali su questo "disastro ambientale di proporzioni inimmaginabili". Sollecitano, cioe', "la messa in sicurezza delle megadiscariche, la realizzazione in breve tempo di un'indagine epidemiologica (gia' chiesta sette mesi fa alla Regione), l'avvio di indagini sui livelli inquinanti presenti nella popolazione, la progettazione di un intervento di bonifica, la verifica dell'impatto ambientale e dei rischi sanitari derivanti dalla presenza dell'inquinamento, anche sulle aree coltivate". “Legambiente", annuncia Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale dell’Associazione, "si costituirà parte civile per far valere i diritti dei cittadini e, se le accuse saranno confermate in giudizio, per far pagare ai responsabili, secondo il principio di chi inquina paga, le conseguenze di azioni criminose che hanno attentato il diritto alla salute di quasi mezzo milione di abruzzesi”.
A queste accuse replica il Presidente dell'Aca Spa, Bruno Catena: "Sara' la magistratura a fare piena luce, speriamo in tempi rapidi, sul 'caso' Bussi, chiarendo sicuramente ruoli e competenze nell'intera vicenda, lunga, difficile e intricata. Chiediamo pertanto di non istruire processi sommari e mediatici".
ndm

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