La rabbia dei pescatori è arrivata a Bruxelles. Ventidue pullman hanno trasportato nella città belga centinaia di pescatori provenienti da ogni parte d'Italia per protestare contro il caro gasolio e la concorrenza delle importazioni, una vera e propria delegazione di manifestanti provenienti da diversi paesi europei che e' stata ricevuta dal Commissario europeo alla pesca. Molte le bandiere italiane che da questa mattina sventolano intorno ai palazzi delle istituzioni a Bruxelles, provenienti dalle località più disparate, da Napoli ad Ancona, da Pescara a Livorno a Civitavecchia. Uno dei tanti striscioni chiedeva una pari opportunità per il mercato europeo. Nel mirino delle proteste non c'è infatti solo il caro gasolio, ma anche le importazioni di pesce a basso costo che fanno raffreddare i prezzi. Tra le richieste anche quella di una filiera corta che favorisca il rispetto delle norme ambientali.
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