venerdì 20 giugno 2008

LA CONVIVENZA "MORE UXORIO" NON OSTACOLA L'ESPULSIONE DEGLI EXTRACOMUNITARI PRIVI DEL PERMESSO DI SOGGIORNO

Una convivenza 'more uxorio' con una cittadina italiana non salva l'extracomunitario privo di permesso di soggiorno dall'espulsione dal nostro Paese. E' quanto spiega la Cassazione confermando un'ordinanza con cui il Tribunale di sorveglianza di Lecce aveva respinto il reclamo di un immigrato contro il provvedimento di espulsione adottato nei suoi confronti. La Suprema corte rileva che "la convivenza more uxorio con una cittadina italiana non può costituire legittimo motivo ostativo all'espulsione": nella giurisprudenza, infatti, "e' stato stabilito che il divieto di espulsione di cittadino extracomunitario coniugato con cittadino italiano o convivente con parenti entro il quarto grado di cittadinanza italiana risponde all'esigenza di tutelare l'unita' della famiglia e il vincolo parentale che riguarda persone che si trovano in una situazione di certezza di rapporti giuridici". Tale vincolo, invece, "e' assente nella convivenza more uxorio non risultando possibile estendere l'equiparazione tra famiglia legittima e famiglia di fatto alla materia dell'immigrazione clandestina, disciplinata da norme di ordine pubblico.
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