Il governo frena sulla Class action e rimanda al primo gennaio 2009 l’entrata in vigore del testo di legge. La possibilità di intraprendere un’azione legale collettiva da parte di quei cittadini che vogliano avere giustizia per comuni torti subiti o per chiedere risarcimenti di gruppo, dovrà attendere almeno sei mesi. Un provvedimento che ha provocato il disappunto delle associazioni dei consumatori.
E non è questa la sola decisione del Governo che lascia interdetti: sono state difatti cancellate le norme che dal 30 aprile scorso impedivano di trasferire in contanti più di 5000 euro e dal prossimo 30 giugno costringeva ad effettuare i pagamenti a professionisti e artigiani per importi superiori a mille euro con assegni non trasferibili, oppure con bancomat o carta di credito. Se uno voleva continuare con assegni di fatto anonimi gli costava 1,5 euro a pagamento. Il tutto al fine di lottare contro l'evasione fiscale, adesso invece tutto è stato cancellato.
NDM
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