Sette persone sono state denunciate per omicidio colose in seguito alla morte di un operaio bosniaco avvenuta a Pizzoli lo scorso 28 giugno. La mattina di quel sabato, gli operai della ditta si erano recati, contrariamente a quanto prevede il contratto di lavoro, a lavorare all'ampliamento di un ponte per recuperare il ritardo nella conclusione dei lavori. Tra i denunciati c'e' anche l'operaio che manovrava la gru, alla quale era stata assicurata, in maniera approssimativa, veloce ed incauta, la massiccia trave in acciaio zincato del peso di 250 chili circa. Quest'ultima, sganciatasi dalla corda cui era assicurata, aveva poi colpito mortalmente il collega. Ma le indagini non si sono fermate qui. Tra gli altri denunciati ci sono il responsabile del servizio prevenzione e protezione della ditta, il subappaltatore ed il datore di lavoro. Denunciato anche l'appaltatore dei lavori che si e' avvalso, per l'esecuzione delle opere in cantiere, di una ditta che adoperava mezzi artigianali non all'altezza, un numero di operai insufficiente, e in carenza di strutture nonche' attrezzature idonee. Infine e' stato denunciato anche il committente dei lavori.
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