lunedì 11 agosto 2008
L'ORDINANZA DEL GIP SU DEL TURCO
" Si puo' ritenere del tutto cessato il pericolo di inquinamento probatorio, non escludendo, pero', i astratto, la possibilita' di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per cui si procede". Con questa motivazione il Gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, ha disposto la scarcerazione di Ottaviano del Turco, Lamberto Quarta, Camillo Cesaronie e Antonio Boschetti, disponendo per loro gli arresti domiciliari. "Va considerato - aggiunge il Gip nel provvedimento -che l'iniziativa delle dimissioni dalla cariche pubbliche rivestite, indipendentemente dalle recondite ragioni che l'hanno determinata, costituisce un primo motivo apprezzabile quantomeno in termini di presa di coscienza delle conseguenze delle proprie azioni nell'ambito della struttura pubblica di svolgimento delle condotte di reato. Inoltre, la durata della carcerazione, ormai quasi vicina ai trenta giorni, soprattutto alla luce della personalita' degli indagati del pregresso personale sistema di vita privata e pubblica, e quanto al solo del Turco dell'eta' avanzata, puo' assumere una valenza significata per la maggiore afflittivita' ad essa connessa incidendo conseguentemente sul sussistente pericolo di recidiva specifica. Quanto sopra - prosegue il Gip - consente dunque di rivedere il giudizio sulla misura idonea a tutelare l'esigenze cautelari apparendo in tal senso adeguata per gli indagati Del Turco, Quarta, Cesarone e Boschetti anche la misura degli arresti domiciliari con prescrizioni come da dispositivo in grado di arginare i pericoli sopraevidenziati e impedire la ricostituzione del vincolo associativo o l'effettuazione di ulteriori attivita' delittuose anche solo al fine di consolidare definitivamente ingenti proventi dell'attivita' delittuosa".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento