martedì 30 settembre 2008

E' MORTO UN CAMOSCIO DURANTE LA CATTURA

E' morto uno dei camosci d'abruzzo durante le operazioni di cattura per il progetto di ripopolamento del Parco dei monti Sibillini. L'animale sarebbe morto ieri dopo la narcotizzazione a causa di una crisi respiratoria. La carcassa dell'esemplare deceduto sara' inviata all'Istituto zooprofilattico di Teramo per gli accertamenti necroscopici. "Non bisogna drammatizzare - ha affermato il direttore del Parco, Vittorio Ducoli - in quanto sono fatti che possono accadere. Quando si procede con la narcosi non si conoscono le condizioni di salute del camoscio e possono sussistere queste situazioni di rischio". I camosci, come prevede il protocollo di cattura, vengono narcotizzati con una dose di farmaco contenuto in una siringa esplosa da un apposito fucile. Dopo la cattura viene posto in una cassa idonea al trasporto in elicottero e risvegliato con un antidoto.
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