sabato 29 novembre 2008

CASSAZIONE SULL'ACCATTONAGGIO

 

Non è sempre è schiavitù quando i bambini rom mendicano. Il confine tra riduzione in schiavitù, maltrattamenti in famiglia o esigenze dettate dalla forte povertà è molto «labile» soprattutto quando si tratta di popolazioni rom dove i genitori «anche per tradizione culturale» mendicano per le strade assieme ai figli. A stabilirlo è la Cassazione con la sentenza con cui è stata annullata con rinvio la sentenza di condanna per una mamma rom arrestata perché trovata a chiedere l'elemosina insieme al figlio.

Secondo i giudici della suprema corte non era ravvisabile il reato di riduzione in schiavitù perché occorreva tenere presente soprattutto per «genitori che hanno autorità sui figli il confine piuttosto labile tra autorità e abuso». Soprattutto quando secondo i giudici si tratta di «alcune comunità etniche dove ad esempio la richiesta di elemosina costituisce una condizione di vita tradizionale molto radicata nella cultura e nella mentalità di tali popolazioni».

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