Mondo del lavoro in crisi più che mai in provincia di Chieti. Settori del Commercio, edilizia, Chimica, tessile, pubblico impiego, meccanici e cartai: nessuno ne esce indenne. 81 le aziende in difficoltà, 16.012 i lavoratori con l'acqua alla gola. Per alcuni è arrivata inesorabilmente la cassa integrazioni, per altri si comincia a parlare di semplici rotazioni o di chiusure natalizie ma il rischio che la serranda si abbassi per sempre non è poi così remota. Domani sarà la giornata dello sciopero e della contestazione: la Cgil ha annunciato 8 ore di braccia incrociate per rivendicare i propri diritti e alzare il livello d'attenzione sul disastro lavorativo.
Sono quattro le manifestazioni organizzate nelle quattro province abruzzesi: in provincia di Chieti i lavoratori si ritroveranno a Lanciano, in piazza Cuonzo, a L'Aquila davanti alla fontana Luminosa, a Pescara in piazza Italia e a Teramo a Largo Madonna delle Grazie. Per i sindacati gli oltre 20 mila cassintegrati d'Abruzzo sono già di per sé un grave campanello d'allarme e il 2008 si chiude decisamente nel peggiore dei modi. Ma quanti è quali sono le aziende in crisi della provincia di Chieti? Il comparto che ne risente maggiormente è quello meccanico: 23 aziende in crisi e oltre 10 mila i lavoratori che hanno un percorso decisamente in salita. 23 le aziende in crisi nel comparto del commercio, 12 del settore tessile, 11 del settore chimico, 6 della carta, 4 quelle dell'edilizia.
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