lunedì 15 dicembre 2008

LE RAGIONI DELL'ASTENSIONE

 

Il fenomeno dell'astensionismo, finora registrato nelle elezioni abruzzesi, che sembra dover caratterizzare la consultazione, riguarderebbe prevalentemente i ceti benestanti e all'opposto quelli meno abbienti. E' il parere del prof. Ezio Sciarra, ordinario di Metodologia delle scienze sociali della facolta' di Scienze Sociali dell'Universita' "D'Annunzio" di Chieti-Pescara. " A votare - secondo il prof. Sciarra - non vanno le persone che sono piu' in difficolta' e quelle che, invece, non hanno problemi esistenziali. I primi perche' hanno subito un traumatico choc dalla fine prematura del governo Del Turco che in loro aveva alimentato speranze e aspettative, i secondi perche' hanno avvertito dalla campagna elettorale la mancanza di progettualita". Secondo Sciarra, invece, va a votare il ceto medio "molto piu' legato a meccanismi di rete", un ceto medio che di alimenta di una sorta " di conformismo nei confronti dei candidati". " C'e' da aggiungere - precisa Sciarra - che c'e' poi un deficit di informazione: almeno il 30% degli elettori non e' stato sufficientemente informato sul sistema di voto e addirittura del voto stesso. C'e' gente - fa rilevare Sciarra - che non sapeva nemmeno che il 14 e 15 dicembre bisognava votare per eleggere il nuovo presidente della Giunta regionale".

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