Si e' avvalso della facoltà di non rispondere l'ex dirigente del Comune di Pescara Giampiero Leombroni, accusato di corruzione nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti negli appalti pubblici. Uno dei legali di Leombroni ha spiegato che il suo assistito ha preferito non rispondere alle domande del pm Gennaro Varone in quanto non ha avuto tempo di studiare le carte che riguardano il project financing dei cimiteri risalente al 2004. Il legale ha aggiunto che successivamente sarà concordata con il pm un'altra data per l'interrogatorio. Intanto in mattinata non si e' tenuto nessun vertice in procura. L'inchiesta conta 40 indagati fra cui l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, finito agli arresti domiciliari il 15 dicembre scorso e poi tornato in libertà il 24 dicembre.
gm
Nessun commento:
Posta un commento