Pretendeva che la moglie andasse in strada a prostituirsi, a riorganizzare, dicono gli investigatori, la rete di ragazze smantellata l'anno scorso dalla squadra Mobile che lo aveva arrestato con altri otto romeni.
Ma lei, la moglie, sulla strada non ci voleva andare, e a ogni suo no arrivavano le botte. Con un bastone, con un cavo della corrente, a suon di sberle: in più di un'occasione il marito, ai domiciliari dopo la retata di un anno fa, l'avrebbe picchiata al punto da indurla a fuggire di casa e a rivolgersi ai carabinieri.
E sabato, dopo una serie di appostamenti, i militari della stazione di Montesilvano, hanno bussato all'appartamento di via Verga per arrestare un 32enne romeno.
Ma lei, la moglie, sulla strada non ci voleva andare, e a ogni suo no arrivavano le botte. Con un bastone, con un cavo della corrente, a suon di sberle: in più di un'occasione il marito, ai domiciliari dopo la retata di un anno fa, l'avrebbe picchiata al punto da indurla a fuggire di casa e a rivolgersi ai carabinieri.
E sabato, dopo una serie di appostamenti, i militari della stazione di Montesilvano, hanno bussato all'appartamento di via Verga per arrestare un 32enne romeno.
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