sabato 28 marzo 2009

ABRUZZO: PRIMO FIGLIO DOPO I 30 ANNI PER 67% MAMME

Primo figlio sempre piu' tardi anche in Abruzzo. Lo confermano i dati Istat: in questa regione il 67% delle donne che ha partorito nel 2006 aveva piu' di 30 anni. "Anche in Abruzzo si verifica una tendenza a posticipare la formazione della coppia e la nascita del primo figlio", sottolinea Quirino Di Nisio, direttore della Unita' di Ostetricia e ginecologia di Pescara, in occasione dell'incontro su "La Fertilita' Spontanea: stato della conoscenza e recenti acquisizioni metodologiche", in programma oggi nella cittadina abruzzese. "Le ragioni sono molte, di natura sociale, psicologica nonche' economica, con la conseguenza che si fanno pochi figli e in eta' piu' avanzata". Ma posticipare la ricerca di un figlio puo' diminuire le possibilita' di una gravidanza. Una donna su tre dopo i 30 anni (in Italia, si tratta di circa un milione e mezzo di donne) ha difficolta' a concepire entro 6 mesi. E la causa nella maggior parte dei casi non e' la presenza di una patologia, "ma piuttosto una minore fertilita' femminile in questa fase della vita", dice l'esperto. Inoltre, ritardare il concepimento dopo i 30-35 anni puo' comportare rischi per la madre e il nascituro, e avere un impatto negativo sull'equilibrio della coppia. Ecco perche' la conoscenza esatta dei giorni di massima fertilita' della donna e' importante: il giorno dell'ovulazione e quello precedente rappresentano il periodo di massima fertilita'. Solo il 50% delle donne pero' ha una corretta conoscenza del ciclo ovulatorio e, quindi, sa qual e' il momento migliore per concepire. Oltre tutto, nella maggior parte dei casi, la donna non e' in grado di riconoscere il giorno dell'ovulazione.

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