È guerra di cifre sul buco della Regione. Dopo il grido d'allarme del presidente Gianni Chiodi («Abbiamo 4 miliardi di deficit»), il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D'Amico interviene per ridimensionare i numeri: «I dati resi pubblici da Chiodi devono essere depurati di circa 400-450 milioni», assicura l'ex assessore al Bilancio, grazie alle «somme che la Regione ha pagato nel 2008 per conto delle Asl, per il rimborso dal Governo di somme relative a debiti degli anni precedenti». Per D'Amico queste somme «restituiranno una riduzione del debito che permetterà di attestare la situazione reale della Regione non a 3 miliardi 982,7 milioni di euro, ma circa 400-450 milioni in meno». Il ridimensionamento del deficit non toglie comunque drammaticità alla situazione e non allontana il rischio di nuove tasse. Anche se l'assessore al Bilancio Carlo Masci ha tenuto a precisare che l'aliquota aggiuntiva Irap per le imprese sarà non del 5,25% ma del 4,82% su disposizione della Finanziaria nazionale. «Ma certo il nostro obiettivo è ridurla ulteriormente», dice Masci.
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