venerdì 20 marzo 2009

"Non capisci un c..." per la Cassazione è reato

Rischia una condanna per ingiuria il capo che si rivolge a un dipendente dicendogli "non capisci un c...". Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la prescrizione del reato nei confronti di un capo ufficio che aveva proferito tale frase a una lavoratrice. Contro tale verdetto si era rivolto alla Suprema Corte l'imputato, il quale pretendeva l'assoluzione, rilevando che l'espressione in questione "pronunziata all'esito di un'accesa discussione", nel corso della quale la dipendente aveva "assunto atteggiamenti provocatori", non aveva "obiettiva potenzialità offensiva", essendo semplicemente un "equivalente rafforzativo dell'espressione 'lei non capisce nulla". Per i giudici della quinta sezione penale di 'Palazzaccio', il ricorso è inammissibile, perchè "sostanzialmente tendente a una rivalutazione della effettiva potenzialità offensiva dell'espressione".

1 commento:

mufle ha detto...

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