mercoledì 29 aprile 2009

terremoto: in pochi rientrano nelle case agibili

 

Sono 307 gli edifici residenziali dichiarati agibili in città. Il sindaco Massimo Cialente, con un avviso, ha dato il via a un graduale ritorno alla normalità. È solo il primo elenco di abitazioni, nei confronti dei quali non vale più l'ordinanza dell'8 aprile con cui il primo cittadito aveva dichiarato l'inagibilità di tutto il territorio comunale. Cialente ha precisato che i cittadini non sono obbligati a rientrare nelle case tornate agibili e difatti i molti casi le persone si sono limitate a recuperare qualche oggetto e controllare in che stato si trova la propria abitazione

Purtroppo in mattinata sono riprese le scosse, dopo una giornata di pausa coincisa con la visita del Papa alle popolazioni colpite dal sisma. Nemmeno il maltempo sta dando tregua agli sfollati ieri si è avuta una precipitazione nevosa sulle cime piu' alte dell'Appennino. In Abruzzo, in particole, sono imbiancate le vette del Gran Sasso, del Velino Sirente e della Majella. Stamani nelle zone terremotate dell'Aquilano splende il sole ma secondo le previsoni meteo il tempo cambiera' gia' nel pomeriggo portando quasi certamente nuove piogge.

Prosegue nel frattempo l'inchiesta della Procura che ha assicurato che le indagini procedono spedite. Il capo della procura ieri era a Roma dove é stato sentito dalla Commissione parlamentare sull'efficacia del Servizio sanitario nazionale.

«I reati», ha detto all'uscita, Rossini, parlando con i cronisti, «sono il crollo di edifici e la morte delle persone. Chiaramente c'é un'ipotesi generalizzata di responsabilità colposa nell'ipotesi in cui ci siano stati degli errori». Se però, ha aggiunto, «per guadagnare hanno messo ferro o materiali non a norma e questo ha cagionato la caduta e la morte, allora c'é proprio questa forma del dolo eventuale.


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