lunedì 25 maggio 2009

TERREMOTO: CIALENTE, RICOSTRUZIONE SERIA. NON VOGLIAMO CITTA' GROVIERA

''Soldi subito, perche' si ha l'impressione che tutti quelli promessi si limitino ai proventi del 'gratta e vinci'''. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, non sa piu' quale terminologia usare per far capire che la ricostruzione in toto, come la intendono gli aquilani, non si potra' fare con le cifre previste dal decreto 39. All'assemblea di stamane alla Villa comunale, i sindaci, ed in primis Cialente, hanno sottolineato per l'ennesima volta i limiti del provvedimento pro Abruzzo. ''Si vogliono ricostruire - ha stigmatizzato il primo cittadino del capoluogo - solo le case dei residenti nel centro storico dell'Aquila e dei borghi del circondario. Ma per come e' strutturata la nostra societa' e la nostra economia questo sarebbe deleterio. Si finirebbe per restituirci delle citta' groviera, perche' molti abitano contemporaneamente al centro e nei paesi circostanti, veri scrigni di storia ed arte, sui quali tanti abbiamo investito per evitare lo spopolamento''. ''Si badi bene - ha, pero', precisato Cialente. Il nostro non e' uno scontro con la Protezione civile, ma e' un problema tra noi ed il Governo. Per questo chiediamo un incontro, aperto anche al commissario Guido Bertolaso, ed al presidente della Regione, Gianni Chiodi, per chiarire pure che le passerelle elettorali non ci interessano. Le nostre preoccupazioni sono reali''. E le cifre parlano chiaro. ''Dal 6 aprile - ha rimarcato Cialente - sono interrotti tutti i versamenti per le tasse locali. Non abbiamo piu' entrate di cassa, ne' ordinarie, ne' straordinarie. Dove prendiamo i soldi per pagare i dipendenti dell'amministrazione e quanti sono impegnati in servizi vitali, come la raccolta' dei rifiuti, i trasporti, etc.'?''. La Presidente Pezzopane ha confermato che lo stesso empasse si sta vivendo in Provincia, dove la perdita stimata per mancato gettito e' pari a 12 milioni di euro.
ac

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