sabato 23 maggio 2009

TREND NEGATIVO PER L'ECONOMIA ABRUZZESE

Contrazione dell'occupazione, calo dei consumi. La Confesercenti conferma il trend negativo dell'economia abruzzese. Sorprendono soprattutto i dati del Pescarese, dove si produce il 60% del Pil (prodotto interno lordo) della regione e dove le cessazioni delle attività commerciali, nel primo trimestre del 2009, sono state 1.074 a fronte di 651 nuove iscrizioni, con un saldo negativo di - 423. Altrettanto preoccupante il dato sull'artigianato, anche in questo caso dal segno meno.Le imprese che hanno chiuso i battenti nei primi tre mesi dell'anno sono state 1.274, a fronte di 737 iscrizioni, con un saldo negativo di - 537. Cresce anche il numero dei fallimenti tra le piccole e medie imprese. Invariata la situazione a Chieti. In controdentenza i dati di Teramo e l'Aquila, dove le procedure di fallimento aperte nel 2008 sono state inferiori a quelle del 2007, ma nell'Aquilano il terremoto ha naturalmente fatto saltare ogni parametro di riferimento anche per quel che riguarda i dati sull'economia.
MP

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