mercoledì 24 giugno 2009

Le misure del decreto legge per il terremoto

 Il decreto terremoto è legge. La Camera ha votato il via libera al provvedimento già approvato da Senato e Commissione ambiente, per una spesa prevista pari a 1.152,5 milioni di euro. La copertura finanziaria verrà assicurata tagliando i bonus famiglia (300 milioni), riducendo la spesa farmaceutica (380 milioni) e assicurando maggiori entrate da giochi come il Gratta e vinci e le lotterie (472,5 milioni). Il resto dei finanziamenti per la ricostruzione, con modalità non esattamente quantificate, è previsto fino al 2032.
 Tutta la maggioranza ha votato a favore del provvedimento: i sì sono stati 261. I no 226, 9 gli astenuti.
 Le disposizioni saranno attuate con ordinanze del commissario delegato Guido Bertolaso. Lo Stato pagherà al 100% la ricostruzione della prima casa. Per le casette antisismiche destinate a 15mila sfollati il piano degli interventi è di 700 milioni di euro.  Per la ripresa delle attività didattiche e delle attività dell'amministrazione scolastica nelle zone colpite dal terremoto è autorizzata la spesa di euro 19,4 milioni per l'anno 2009, 14,3 milioni per il 2010 e 2,3 milioni nel 2011.
 I piani di ricostruzione dei centri storici delle città saranno affidati ai sindaci, d'intesa coi presidenti di Regione e Provincia. Sono sospesi o prorogati una serie di termini tra cui il pagamento delle bollette, i contributi consortili, gli sfratti, i contributi previdenziali e assistenziali, le assicurazioni obbligatorie, le rate dei mutui e dei finanziamenti di ogni tipo. Prorogata di 6 mesi l'indennità di disoccupazione in scadenza fino al 30 giugno. Previsto un indennizzo di 800 euro al mese (per un massimo di tre mesi) a collaboratori e lavoratori autonomi che abbiano dovuto sospendere il lavoro a causa del terremoto. Sospeso per 60 giorni il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Fino al 31 dicembre i residenti nei comuni colpiti dal sisma non pagheranno i pedaggi autostradali. Allo scopo sono stati stanziati 10 milioni di euro. Stanziati 12 milioni di euro per la costruzione e l'attivazione di servizi per la prima infanzia, la costruzione e l'attivazione di residenze per anziani. Palazzo Chigi ha assicurato che un'ordinanza rifonderà ai Comuni i mancati tributi.

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