giovedì 23 luglio 2009

21 AVVISI DI CONCLUSIONE INDAGINE PER IL DISSESTO IAL CISL

Avviso di conclusione indagine per i 21 indagati, tra dirigenti, amministrativi, consulenti contabili, commercialisti, impiegati, fornitori vari e funzionari di banca, che, secondo la procura di Pescara, a vario titolo, associandosi tra di loro ed operando con una netta distinzioni di ruoli, hanno contribuito al dissesto finanziario dello Ial Cisl Abruzzo Molise. L'avviso, notificato dalle Fiamme gialle del nucleo di polizia tributara di Pescara, riguarda l'inchiesta partita da un esposto presentato nell'estate del 2007 dal commissario straordinario dello Ial Cisl Abruzzo Molise, con cui si denunciava la grave situazione economica e finanziaria dell'ente di formazione, rilevando che le attivita' di ispezione e di verifica svolte dagli stessi organismi interni, avevano consentito di accertare un grave dissesto finanziario e patrimoniale quantificabile in oltre 10 milioni di euro. Dalle indagini della Gdf sulle movimentazioni finanziarie tra il 2000 e il 2006 sono emerse, si legge in una nota, ''numerose illiceita' commesse nella gestione dell'ente sia nell'acquisizione al patrimonio dell'organismo di formazione di ingenti risorse finanziarie provenienti da finanziamenti regionali e comunitari destinati alle attivita' di formazione, sia nella sistematica 'distrazione' di tali risorse per finalita' di arricchimento personale da parte di coloro che, in quegli anni, hanno diretto e gestito l'ente di formazione. Insomma, le fiamme gialle hanno ipotizzato ''l'esistenza di un gruppo criminale che ha ideato, realizzato, e sviluppato un sistema finanziario illegale: una struttura finanziaria abusiva, ''imprenditorialmente'' impiantata nella regione Abruzzo con peculiarita' originali e singolari, sostanzialmente 'impadronitasi' dell'ente, di cui sfruttare a proprio vantaggio le potenzialita', utilizzandole per evidenti illecite finalita' di arricchimento personale''. A quanto e' emerso dagli accertamenti della Finanza, negli anni dal 2000 al 2006, ''con spregiudicate modalita' fraudolente, la consorteria delinquenziale e' riuscita ad ottenere l'accreditamento presso la Regione Abruzzo di numerosissimi progetti (corsi) tanto da essere ammessa a finanziamenti pubblici per un importo complessivo pari a circa 30.000.000'', riuscendo a conseguire, concretamente, l'effettiva erogazione e liquidazione di circa 24 mln di cui circa 20 erogati dal bilancio nazionale e da quello comunitario.

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