giovedì 2 luglio 2009

Cialente è critico sul decreto anticrisi

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha criticato la norma, nel nuovo decreto anticrisi approdato alla Camera, che prevede per le popolazioni terremotate in Abruzzo la ripresa da gennaio del pagamento dei contributi e dei tributi sospesi in giugno. "La notizia", ha dichiarato in una nota, "ha dell'incredibile". Per Cialente, "con una decisione incomprensibile nella forma, iniqua nella sostanza e incresciosa nella valenza, si stabilisce a norma di legge che i residenti nei Comuni colpiti dal sisma del 6 aprile, attualmente, come in casi analoghi, esonerati dal pagamento di tasse e tributi previdenziali, dovranno restituire quanto finora non corrisposto all'erario in ragione dell'emergenza gia' a partire dal mese di gennaio 2010, per il 100 per cento della somma e nell'arco di 24 mesi". "L'iniquita' rispetto alle precedenti emergenze ", ha insistito, "e' vergognosa, dal momento che in Umbria, tanto per citare un caso analogo, i cittadini hanno iniziato la restituzione di tasse e imposte solo ora, dopo ben 12 anni dal sisma. Non solo: dovranno corrispondere solo il 40 per cento e nell'arco di 120 mesi. Allo stesso modo, in seguito all'alluvione in Piemonte, i tributi furono corrisposti dopo diversi anni e per il 10 per cento del totale, grazie a un condono". Ora, ha aggiunto, "mi domando il perche' di questo atto offensivo e politicamente incomprensibile, a fronte delle grandi promesse del premier, che sancisce di fatto l'esistenza di 'terremotati di serie A' e di 'terremotati di serie B'".

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