martedì 7 luglio 2009

CRISI: TEMPI DURI PER HATRIA E ALFAGOMMA

La crisi non risparmia due delle realtà industriali fino a qualche tempo fa più floride e solide della provincia di Teramo, l'Hatria e l'Alfagomma. Per quest'ultima si profilano all'orizzonte 66 licenziamenti. Intanto l'Hatria di Sant'Atto - azienda che produce sanitari - ha annunciato che prolungherà la cassa integrazione. In sostanza a luglio e agosto si tirerà avanti fra cassa integrazione e ferie e se la crisi continuerà non è escluso il ricorso ad altra Cig anche a novembre e dicembre. Ma forse quel che dà più la misura degli effetti della crisi riguarda il gruppo Alfagomma dove continua con la cassa integrazione. «Ci hanno comunicato», spiega Bernardo Testa, segretario della Filcem Cgil, «la necessità di ridurre il personale in tutte le aziende italiane del gruppo: da 1.050 lavoratori vogliono arrivare a 800. Per le due teramane i contratti a tempo determinato che scadono non verranno rinnovati e sarà messo in mobilità di chi è ormai vicino alla pensione. In definitiva si parla di 47 posti soppressi a Sant'Atto e 19 a Castelnuovo».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SE ALL'ALFAGOMMA CONTINUANO A MANGIARE PERSONE COME, COSì LO CHIAMANO, L'ING STAFFA E COMPANY, SPENDENDO SOLDI PER COMPRARE ROBA CHE PINO DOMANICO E FRANCO PERRI PORTANO A CASA, è NATURALE CHE LA CASSA INTEGRAZIONE AUMENTA E CRISTIAN FILICE NON AVRà MAI IL SUO BAGNO. CHI SA CAPISCE.

Anonimo ha detto...

e si.......

Anonimo ha detto...

infatti si fanno assunzioni solo per coloro che rendono grazie all'ing STAFFA ...... solo a chi dice sempre SI INGEGNERE COME DITE VOI......... e non si accetta il confronto con nessuno......
bravi bravi.... meno male che sono assunto altrimenti se fosse per lui...... io non lavoravo in questo stabilimento........