Al vertice del G8 dell'Aquila e' stato raggiunto un accordo su un testo in cui per la prima volta Cina e India riconoscono la necessita' di contenere entro di due gradi centigradi l'aumento della temperatura terrestre. A quanto si apprende, nel documento che sara' approvato domani dai Paesi del Mef (gli Otto piu' Australia, Brasile, Cina, Corea del sud, India, Indonesia, Messico e Sudafrica) ci sara' un esplicito riferimento in questo senso. "I Paesi del Mef", si legge nel testo, "riconoscono l'opinione scientifica secondo la quale l'incremento della temperatura media globale al di sopra dei livelli pre-industriali non dovrebbe eccedere i due gradi centigradi". E' la prima volta che i Paesi industrializzati e quelli emergenti fanno proprie le opinioni scientifiche del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu (Iccp). Non c'e' invece intesa sull'altro ambizoso obiettivo del summit, l'indicazione di un taglio del 50% delle emissioni di C02 entro il 2050 auspicata da Usa e Ue. Nel documento ci sara' comunque l'assunzione di un impegno a trovare un accordo di massima in vista della conferenza Onu di dicembre a Copenaghen "per una riduzione sostanziale delle emissioni entro il 2050".
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