E' stata azzerata la giunta provinciale composta da Guerino testa soltanto due giorni fa. La sua composizione ufficiale e definitiva arriverà questa mattina. Con il rientro dell'alleato ribelle, Pescara Futura, e l'inserimento a sorpresa in giunta dell'Udc.
«I problemi sono stati tutti risolti, domani (oggi, ndr) saremo in grado di sciogliere le riserve non sulla composizione politica, ma sui nomi: Pescara Futura rientra, così come l'Udc».E' quanto ha affermato il neo presidente al termine della sua riunione con Carlo Masci, tenutasi ieri sera. Pronti a scendere in campo, quindi, sarebbero il presidente dell'Ater Giorgio De Luca e il presidente del consiglio comunale di Montesilvano Valter Cozzi che, in caso di nomina, potrebbe mettere a disposizione del partito il suo attuale incarico. È stata la brusca rottura di Pescara Futura a rendere visibile anche il disagio dell'Udc, che era stato tenuto discretamente sottotraccia mentre il commissario regionale Antonio De Poli ribadiva la necessità di tenere fede all'accordo romano sull'assegnazione di un assessorato al coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone e al senatore Fabrizio Di Stefano. Si ricompone l'assetto del governo a otto, con sei assessori del Popolo della libertà, uno indicato dal partito di Masci e uno in rappresentanza dell'Udc. Questa mattina, la decisione su chi debba essere sacrificato in nome dell'unità della coalizione sarà presa nel corso di una riunione del partito. Di certo, a fare la rinuncia dovrà essere uno dei tre esterni che erano stati nominati da Testa: Geremia Mancini, segretario regionale dell'Ugl, Mario Lattanzio, ex consigliere provinciale e il sindaco di San Valentino Angelo D'Ottavio.
«I problemi sono stati tutti risolti, domani (oggi, ndr) saremo in grado di sciogliere le riserve non sulla composizione politica, ma sui nomi: Pescara Futura rientra, così come l'Udc».E' quanto ha affermato il neo presidente al termine della sua riunione con Carlo Masci, tenutasi ieri sera. Pronti a scendere in campo, quindi, sarebbero il presidente dell'Ater Giorgio De Luca e il presidente del consiglio comunale di Montesilvano Valter Cozzi che, in caso di nomina, potrebbe mettere a disposizione del partito il suo attuale incarico. È stata la brusca rottura di Pescara Futura a rendere visibile anche il disagio dell'Udc, che era stato tenuto discretamente sottotraccia mentre il commissario regionale Antonio De Poli ribadiva la necessità di tenere fede all'accordo romano sull'assegnazione di un assessorato al coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone e al senatore Fabrizio Di Stefano. Si ricompone l'assetto del governo a otto, con sei assessori del Popolo della libertà, uno indicato dal partito di Masci e uno in rappresentanza dell'Udc. Questa mattina, la decisione su chi debba essere sacrificato in nome dell'unità della coalizione sarà presa nel corso di una riunione del partito. Di certo, a fare la rinuncia dovrà essere uno dei tre esterni che erano stati nominati da Testa: Geremia Mancini, segretario regionale dell'Ugl, Mario Lattanzio, ex consigliere provinciale e il sindaco di San Valentino Angelo D'Ottavio.
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