In un'audizione alla Camera il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha definito il tetto alle provvigioni imposto dal Governo un «intervento inopinato», criticando così il decreto legge che fissa allo 0,5% dell'importo ottenuto come fido bancario il tetto massimo per le provvigioni chieste al titolare di un affidamento, e per la sola tenuta a disposizione dei fondi. Misura approvata venerdì a Palazzo Chigi. «Noi, come sempre siamo nettamente contrari a interventi legislativi che definiscono prezzi attinenti alla nostra attività - ha detto Faissola - in questo senso anche il decreto legge fiscale con interventi di questo tipo non è per noi condivisibile». Ha anche aggiunto: «La definizione per legge di un prezzo costituisce una misura antitetica alla logica del mercato e al dispiegarsi della concorrenza». Per Faissola, insomma, l'imposizione di un tetto potrebbe danneggiare la stessa clientela, eliminando la possibilità di corrispettivi liberamente pattuiti per servizi resi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento