venerdì 24 luglio 2009

L'INCHIESTA SULLO IAL CISL ABRUZZO MOLISE VOLGE AL TERMINE

Avviso di conclusione indagine per i 21 indagati, tra dirigenti, amministrativi, consulenti contabili, commercialisti, impiegati, fornitori vari e funzionari di banca che, secondo la procura di Pescara, avrebbero contribuito al dissesto finanziario dello Ial Cisl Abruzzo Molise. Truffa, peculato e riciclaggio di denaro sono le ipotesi di reato contestate agli indagati. L'inchiesta, partita da un esposto presentato nel 2007 dal commissario straordinario dello Ial Cisl Abruzzo Molise, aveva consentito di accertare un grave dissesto finanziario e patrimoniale quantificabile in oltre 10 milioni di euro. I principali indagati sarebbero riusciti ad ottenere l'accreditamento presso la Regione Abruzzo di numerosissimi corsi tanto da essere ammessa a finanziamenti pubblici per un importo complessivo pari a 30 milioni, riuscendo a conseguire, concretamente, l'effettiva erogazione e liquidazione di circa 24 milioni di cui circa 20 erogati dal bilancio nazionale e da quello comunitario. Con la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini, sono scattati anche i sequestri preventivi. Sigilli sui beni dell'ex amministratore e responsabile legale dello Ial Cisl;di un impiegato amministrativo dell'ente; dell'ex direttore della sede teramana e della moglie di quest'ultimo. I finanzieri hanno inoltre messo sotto chiave il denaro ritrovato in una serie di conti correnti.

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