Si e' costituito ieri sera, in questura, il 44enne originario della provincia di Napoli (Caivano) e residente a Montesilvano (Pescara). Era ricercato dal primo luglio scorso, giorno in cui la squadra mobile ha arrestato dieci persone per usura, estorsione e sequestro di persona. Vittima dell'estorsione un 35enne titolare di un ristorante e di una pescheria nella zona di Cappelle sul Tavo (Pescara) che avrebbe fatto ricorso agli usurai per pagare il trapianto di fegato del padre malato, poi morto. A fargli credere della possibilita' di un trapianto e' stato un truffatore che ha intascato 390mila euro dall'imprenditore. Per avere questi soldi il ristoratore si e' rivolto agli usurai, rinunciando a beni per due milioni di euro. Dalle indagini della squadra mobile di Pescara, diretta da Nicola Zupo, e' emerso che gli strozzini erano zingari locali collegati a soggetti campani, che applicavano tassi di interessi del 30 per cento al mese. Oltre ad eseguire 10 dei 12 arresti disposti dalla Procura la mobile ha sequestrato nei giorni scorsi beni per due milioni di euro, affidandoli alla vittima degli usurai.
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