Niente scontri. Niente cantieri occupati. Niente vetrine rotte. Niente bancomat bruciati. Niente distributori dati alle fiamme. Solo qualche piccola tensione interna tra le teste calde e i più moderati dei No Global a risolvere il conflitto sul nascere e a chiudere così, senza danni, la manifestazione anti-G8 all'Aquila promossa dalla rete nazionale (Patto di base, Cobas, Rdb e Sdl). Sfilano in 5mila, per la questura. Il momento più caldo al varco della zona rossa. 7 chilometri di corteo assolutamente pacifico. A fare da «guardie», sono gli stessi aquilani, quelli di «Epicentro solidale», l'unico comitato cittadino che si è unito ai No Global arrivati da mezza Italia per contestare i «grandi».
«Case sì, ghetti no». «L'aquilano non s'arrende, tutti fuori dalle tende». «Siamo tutti aquilani». II popolo degli anti-G8 unisce i cori contro la globalizzazione mondiale al dramma del terremoto aquilano. Non mancano slogan e striscioni contro il ponte sullo stretto di Messina oppure la base americana Dal Molin di Vicenza. Tuttavia, il tema del terremoto e della ricostruzione domina la scena. Il corteo anti-G8 si apre con uno striscione rosso con su scritto: «Voi G8 siete il terremoto, noi siamo tutti aquilani». Subito dietro, su un lenzuolo bianco, un'altra scritta made in L'Aquila: «Una sola grande opera: ricostruire L'Aquila dal basso». E pochi passi più indietro: «Crisi, terremoto, repressione non ci fermeranno. Aquilani contro il G8».
«Case sì, ghetti no». «L'aquilano non s'arrende, tutti fuori dalle tende». «Siamo tutti aquilani». II popolo degli anti-G8 unisce i cori contro la globalizzazione mondiale al dramma del terremoto aquilano. Non mancano slogan e striscioni contro il ponte sullo stretto di Messina oppure la base americana Dal Molin di Vicenza. Tuttavia, il tema del terremoto e della ricostruzione domina la scena. Il corteo anti-G8 si apre con uno striscione rosso con su scritto: «Voi G8 siete il terremoto, noi siamo tutti aquilani». Subito dietro, su un lenzuolo bianco, un'altra scritta made in L'Aquila: «Una sola grande opera: ricostruire L'Aquila dal basso». E pochi passi più indietro: «Crisi, terremoto, repressione non ci fermeranno. Aquilani contro il G8».
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