lunedì 24 agosto 2009

I CIBI ABRUZZESI CONQUISTANO GLI AMERICANI

I cibi abruzzesi, che da anni sono apprezzati dagli americani, hanno conquistato anche i redattori del Washington Post, uno dei piu' importanti giornali d'oltreoceano, tanto da guadagnarsi una recensione sulle colonne del quotidiano. Non conosce freni, il successo di ricotta affumicata al ginepro e pecorino classico, ricotta scorza nera e brigantaccio, e tanti altri prodotti tipici della Valle del Sagittario, in Abruzzo, da un anno sbarcati negli Usa, con l'export curato dalla famiglia Marcelli. Muffato, Gregoriano, Ricotte maritate, e poi ancora mieli, composte, zafferano, olio: in soli 12 mesi vantano gia' referenze eccezionali nei menu di alcuni dei piu' noti ristoranti di New York: 'Babbo', gia' 'miglior nuovo ristorante' alla sua apertura nel 1998 e oggi punto di riferimento per i gourmet della Grande Mela; l'elegante 'Bar Boulud' a Broadway; i grandi spazi di 'Del Posto', uno dei soli cinque ristoranti di New York a meritare due stelle Michelin; e 'Locanda Verde', il popolarissimo ristorante di proprieta' della star italo-americana Robert De Niro. Ma i prodotti della Valle del Sagittario, cosi' facili da trovare nella Grande Mela, sfuggono ai consumatori locali, come sottolinea Nunzio Marcelli, presidente dell'Associazione regionale produttori ovicaprini d'Abruzzo e partner della 'Marcelli Formaggi', che esporta i prodotti di 'Parco Produce' negli Stati Uniti. Secondo Marcelli, che e' stato anche l'ideatore dell'iniziativa 'Enduring Cheese, adotta una pecora per l'Afghanistan' (un progetto nato per insegnare ai nomadi afghani come incrementare la produzione del latte), le istituzioni regionali non si sono attivate per difendere i prodotti locali e la loro origine, e non hanno accolto la proposta di introdurre l'obbligo di riservare una percentuale espositiva ai prodotti abruzzesi nei supermercati. ''Cosi' i nostri concittadini -ha sottolineato Marcelli- si trovano sui banchi del supermercato, pecorini 'abruzzesi' che hanno visto l'Abruzzo solo in cartolina, mentre il meglio della nostra produzione non puo' che emigrare oltre l'Atlantico''.

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