L'attivazione da parte delle compagnie telefoniche di servizi non richiesti, o di cui l'utente ha dato il consenso in modo inconsapevole, ingannato dalla forma spesso poco chiara in cui tali servizi vengono proposti, è uno dei tipi di truffa che più vittime stanno mietendo in Italia. Sono migliaia le segnalazioni che arrivano sui tavoli dell'authority per le comunicazioni, l'Agcom, o vengono inviate alle organizzazioni dei consumatori. La sola autorità presieduta da Corrado Calabrò ogni anno ne riceve 40mila e di queste una su cinque riguarda l'attivazione di servizi non richiesti, tra i quali abbonamenti a loghi e suonerie da parte di cosiddetti content provider. Malgrado la multa di un milione di euro data ai quattro operatori mobili (tim, vodafone, wind e 3) dieci mesi fa dall'antitrust, l'affare dei «servizi a sovrapprezzo» prospera più che mai, specie ad agosto quando i controlli scarseggiano. Anche perché molti non sanno che per disattivare il servizio basta una telefonata al proprio operatore.
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