I prezzi del pesce abruzzese aumentano. E' l' effetto che ha avuto sul mercato ittico il rinvio di due settimane del fermo biologico in Abruzzo, unica regione dell'Adriatico ad aver avviato il blocco della pesca iniziato solo domenica scorsa: due settimane più tardi rispetto alle altre regioni, ferme già dal 3 agosto. La decisione di prolungare la pesca di quindici giorni era stata presa dall'assessore regionale Mauro Febbo, che lo aveva definito «uno strumento per cercare di ridurre i danni provocati dal terremoto anche sull'economia ittica». Il rinvio ha segnato un' impennata dei prezzi che certamente ha creato problemi economici alle famiglie e ai clienti dei ristoranti. Soddisfatti rimangono solo gli armatori e i pescatori ma chiedono comunque un cambio del fermo biologico. I guadagni sono aumentati del 40%, sottolineano gli armatori: «le imprese hanno potuto fare un po' di reddito, ma anche i prezzi dei prodotti sono aumentati quasi del doppio: merluzzi, scampi, totani, sogliole e canocchie hanno subito un aumento che va dal 30 al 40% su tutti i mercati abruzzesi».
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