sabato 24 ottobre 2009

DUE CASE DI APPUNTAMENTO A L'AQUILA

Due case di appuntamento, rimaste attive malgrado il terremoto. La Procura de L'Aquila per questo motivo ha approvato l'arresto di due donne straniere che nelle loro abitazioni, nelle vicinanze di piazza D'Armi, lavoravano e facevano lavorare numerose ragazze e transessuali prevalentemente provenienti dal sudamerica.
Le due indagate pubblicizzavano l'attività attraverso annunci su quotidiani locali e siti internet dove venivano esaltate le caratteristiche fisiche delle prostitute, con tanto di fotografia.
I clienti pagavano somme di danaro che variavano dai 70 ai 150 euro a seconda delle prestazioni sessuali richieste.
L'attività di prostituzione era iniziata, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, nell'inverno 2008 ed è proseguita anche nei giorni immediatamente successivi al terremoto, nonostante il manifestato timore della popolazione a rientrare nelle proprie abitazioni.

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