lunedì 2 novembre 2009

CHIUSE LE INDAGINI PER "PARENTOPOLI"

Svolta nell'inchiesta sulla "parentopoli abruzzese" che, nel maggio di quest'anno, aveva portato il pm di Pescara Gennaro Varone ad arrestare il dirigente del servizio organizzazione e sviluppo delle risorse umane della direzione programmazione, finanziarie e strumentali e direttore (ad interim) della struttura speciale di supporto controllo gestione della Regione Abruzzo.
La Procura dell'Aquila ha infatti notificato ad 11 indagati la conclusione delle indagini preliminari contestando a vario titolo le ipotesi di reato di: falso, truffa, abuso d'ufficio e rivelazione di segreti d'ufficio.
Secondo gli investigatori il "sistema" sulle assunzioni clientelari in Regione andava avanti da un anno e mezzo circa. La denuncia era stata fatta dal consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Tagliente che sulla vicenda aveva presentato un esposto alla Procura dell'Aquila. La polizia giudiziaria aveva acquisito gli atti: la delibera di assunzione e l'elenco dei nomi, ed era strato ascoltato lo stesso Tagliente.

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